Processo Chimera: in aula secondo teste dell’accusa

udienza-chimera190716Lamezia Terme – E’ ripreso con l’audizione del secondo teste dell’accusa il processo ordinario denominato “Chimera”e che vede imputati Peppino Festante, Lucia Vaccaro, Cesare Gualtieri, Giancarlo Puzzo e Massimo Crapella. Ieri nell’aula Garofalo davanti al collegio giudicante composto da Maria Teresa Care, presidente, a latere Rossella Prignani e Annalisa Martire, nel filone ordinario, è stato sentito, infatti, il secondo teste dell’accusa il maresciallo dei Carabinieri Roberto Valente Ettore che rispondendo alle domande del pubblico ministero, Elio Romano, ha illustrato al collegio il perché è nata l’operazione, ha illustrato gli spunti investigativi attraverso la verifica di alcune sentenze e delle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia rispetto a fatti criminosi che si sono verificati in città. Elencando, poi, una serie di atti intimidatori che sarebbero stati messi in atto dalla organizzazione criminale elencando anche i nomi della vittime spigando l’attività svolta dal gruppo investigativo dell’Arma dei Carabinieri, come è nata e quali sono stati, poi, le fasi investigative che avrebbero, poi, portato al riscontro di alcuni gesti intimidatori svelati da alcuni collaboratori di giustizia. Anche il Maresciallo Valente rispondendo sempre alla domande dell’accusa ha riferito che il gruppo Torcasio-Gualtieri-Cerra opera nelle zone del centro storico di Nicastro, Piazza d’Armi, Capizzaglie, e che si dedicava principalmente a fare estorsioni, traffico di armi e di stupefacenti. Il maresciallo, poi, è stato esaminato dall’avvocato Veneziano, difensore di Cesare Gualtieri, al quale ha chiesto chiarimenti su alcuni episodi estorsivi. Anche l’avvocato Canzoniere ha posto una domanda al maresciallo in merito a delle operazione da lui citate nella espositiva ed alla quale ha rispondo riferendo che Cesare Gualtieri classe ’69 neon era finito in queste inchieste: Ramek e Doppio Colpo.