‘Ndrangheta: processo “Luce nei boschi”, 14 condanne

corte-appello-catanzaro30Vibo Valentia – La Corte d’Appello di Catanzaro, presieduta dal giudice Giancarlo Bianchi, ha condannato 14 imputati a complessivi 155 anni di carcere nel processo nato dall’operazione antimafia “Luce nei boschi” contro i clan di ‘ndrangheta delle Preserre vibonesi protagonisti di una sanguinosa faida. La pena piu’ alta e’ andata per il boss di Sorianello, Bruno Emanuele (24 anni), mentre Antonio Altamura, indicato come lo storico capo del “locale” di ‘ndrangheta di Ariola di Gerocarne (Vv) e’ stato condannato a 16 anni per associazione mafiosa. Gaetano Emanuele, fratello di Bruno, e’ stato condannato a 15 anni. Condanne anche per Franco Ida’ (12 anni e 2 mesi), Francesco Capomolla (14 anni), Giovanni Loielo, Vincenzo Bartone e Pasquale De Masi (12 anni a testa), Leonardo Bertucci e Antonio Gallace (8 anni ciascuno), Vincenzo Taverniti e Nazzareno Altamura (7 anni a testa). Sei anni per il collaboratore Domenico Falbo e un anno e 6 mesi per Giuseppe De Girolamo. Otto Comuni del Vibonese, oltre a Confindustria Calabria, figuravano parti civili nel processo.