Perseo Omicidi: Pm chiede assoluzione per Giancarlo Chirumbolo

aula-tribunale-generica-680Lamezia Terme – Con la richiesta di tre ergastoli e una assoluzione si e’ chiusa l’udienza dedicata
al troncone “omicidi” dell’operazione Perseo scattata nel luglio del 2013 nei confronti di capi e gregari della cosca Giampà, e che si sta celebrando davanti la Corte di Assise di Catanzaro nei confronti di Vincenzo Arcieri (difeso dall’Avvocato Aldo Ferraro) per l’omicidio di Pietro Pulice, Franco Trovato (difeso dagli avvocati Staiano e Torchia) per l’omicidio di Giuseppe Chirumbolo, Antonio Voci (difeso dall’Avvocato Leopoldo Marchese) per l’omicidio di Federico Gualtieri, e Giancarlo Chirumbolo (difeso dall’avvocato Mannarino) per l’omicidio di Bruno Cittadino. Nell’udienza di oggi davanti ai magistrati della Corte di Assisi di Catanzaro, infatti, come da calendario, è comparso il pubblico ministero Elio Romano che al termine della sua requisitoria, dopo avere ricostruito lo scenario criminale della “cosca” Giampà, ha chiesto l’assoluzione per Giancarlo Chirumbolo, guarda caso che Pagliuso-11-08-2016era difeso, prima del 9 agosto, dall’Avvocato Francesco Pagliuso che aveva sempre sostenuto la estraneità del Chirumbulo, con le sue strategie difensive,  da quelle logiche criminali  sostenute da alcuni collaboratori di giustizia che oggi il pubblico ministero non li ha ritenuti credibili chiedendo per l’imputato l’assoluzione in quanto non sono riscontrabili le dichiarazioni rese da chi lo accusava di avere inviato un messaggio all’autore del delitto di Bruno Cittadino. La richiesta di assoluzione di Chirumbolo dimostra inconfutabilmente come l’Avvocato Pagliuso nelle sue strategie difensive era e rimane vincente.
Basta leggere le motivazioni dell’Appello che l’avvocato Francesco Pagliuso ha depositato l’11 luglio del 2016 in corte d’Appello, nell’interesse del Chirumbolo in contestazione alla sentenza di primo grado del troncone del Processo Perseo che si è svolto dinanzi al Tribunale penale collegiale  di Lamezia Terme.
Nell’appello l’Avvocato Francesco Pagliuso ha evidenziato la totale estraneità del Chirumbolo rispetto ai fatti contestatigli in funzione delle dichirazioni dei collaboratori di giustizia, rivelazioni che il pubblico ministero nell’udienza del troncone del processo per gli omicidi ha ritenuto non riscontrabili.
Per gli altri tre imputati il pubblico ministero ha chiesto la condanna all’ergastolo per Vincenzo Arcieri, Franco Trovato e Antonio Voci, in quanto i collaboratori avrebbero riferito in maniera univoca la loro responsabilità negli omicidi in cui sono ritenuti coinvolti e che le piccole divergenze tra le dichiarazioni dei collaboratori non possano intaccare tutto l’impianto accusatorio. Il processo riprenderà giovedì prossimo con la discussione dell’avvocato Enzo Galeotta e proseguirà il 1 dicembre con  la discussione dell’avvocato Aldo Ferraro e dell’avvocato Mannarino; il 13 dicembre  con la discussione degli avvocati Marchese e Staiano.