Operazione “Turpe Lucrum”: Tribunale Catanzaro rigettata istanza Caruso

turpe-lucrum1Lamezia Terme – Il Tribunale di Catanzaro, seconda sezione penale, ha rigettato l’appello proposto da Giuliano Caruso, tendente ad ottenere il dissequestro dei sui beni, eseguito dalla Guardia di Finanza lo scorso mese di marzo. All’imprenditore lametino, la Guardia di Finanza di Lamezia Terme, al Comando del Tenente Colonnello Fabio Bianco, aveva sequestrato i beni ad egli intestati o comunque ad esso riconducibili, per un valore complessivo di 12 milioni di euro.
Secondo gli investigatori del Nucleo Mobile i beni individuati in capo al Caruso, sarebbero stati realizzati con proventi dell’illecita attività di usura per la quale l’imprenditore è indagato, in quanto il loro valore risulta del tutto sproporzionato rispetto ai redditi derivanti dalle attività lavorative, dichiarati nel corso del tempo dall’imprenditore.
Il sequestro fu disposto dal Giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Lamezia Terme, Carlo Fontanazza, su conforme richiesta del sostituto Procuratore, Santo Melidona, formulata sulla base degli accertamenti ed indagini esperite dalla Fiamme Gialle.
L’indagato, a seguito del sequestro aveva già presentato altre turpe-lucrumistanze, sia al Tribunale del riesame sia allo stesso Gip che aveva emesso il provvedimento cautelare reale, tutte corredate da corpose perizie tecniche, con le quali il Caruso ha fornito la sua versione dei fatti circa la realizzazione del suo patrimonio che, secondo gli inquirenti, potrebbe essere il provento o il frutto di attività illecite. Ciò nonostante, tali istanze gli sono state tutte rigettate, poiché, evidentemente, non sono state sufficienti a scalfire l’impianto accusatorio.
Tuttavia, a seguito delle varie istanze di dissequestro presentante, il Caruso, sul totale dei beni sottoposto a misura cautelare reale per un ammontare di circa 12.000.000,00 di euro, è riuscito ad ottenerne il dissequestro per 150.000,00 euro.
Per il 29 novembre prossimo, intanto, il Gip di Lamezia Terme ha fissato l’udienza preliminare, ed in tale ambito Giuliano Caruso potrà ancora difendersi rispetto alle accuse mosse a suo carico per il reato di usura praticata a danno di tre imprenditori.