Estorsioni: chiesero soldi ad agricoltore C.A. rimodula condanna

Reggio Calabria – Nella data di ieri la Corte di Appello di Reggio Calabria, in parziale riforma della sentenza di primo grado con cui il 29enne Giuseppe Cacciola e il 31enne Angelo Fazzari vennero condannati alla pena della reclusione di anni 6 e mesi 6 per il delitto di estorsione aggravata dall’articolo 7 (aggravante della mafiosità), ha rideterminato la pena, accogliendo la tesi difensiva degli avvocati dei difensori Michele Cerminara,Carmelo Naso e Luca Agostino ed,a seguito dell’esclusione della suddetta aggravante,ha ridotto la pena di circa la metà (3 anni e 6 mesi).
Agli imputati sono stati così concessi gli arresti domiciliari.

I due furono arrestati il 16 Marzo del 2015 dai carabinieri di Taurianova, perché furono sorpresi a minacciare un agricoltore della zona, pretendendo che versasse loro i suoi magri guadagni. Stando a quanto emerso dalle indagini, da circa due mesi i due vessavano, pretendendo la consegna di varie somme di denaro, a titolo di riscossione di non meglio precisati debiti contratti dall’agricoltore con terze persone. Ammanettati e portati in carcere dai militari, Cacciola e Fazzari risultarono inoltre entrambi gravati da svariati precedenti di polizia di consistente rilevanza: il primo per estorsione, truffa, rapina, porto abusivo di armi e falsa attestazione a pubblico ufficiale sull’identità personale; il secondo per traffico di ingenti quantità di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale