Smart city ed energie rinnovabili: le proposte del movimento “Lamezia Insieme”

Lamezia-Insieme
Lamezia Terme – Smart city, investimento nelle energie rinnovabili, un modello di sviluppo urbano capace di coniugare innovazione, qualità dei servizi, sostenibilità ambientale. Queste le proposte del movimento politico “Lamezia Insieme” che, nell’ambito del gruppo tematico di lavoro “Parchi, ambiente ed energie rinnovabili” coordinato dall’Ingegnere Gianluca Nunnari e dal geologo Piergiorgio Vasta, ha elaborato dall’estate scorsa una serie di proposte per la città che ruotano intorno al concetto di “smart city”, una “città intelligente” in grado di agire attivamente per migliorare la qualità della vita dei propri cittadinigrazie all’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica. In una nota “Lamezia Insieme” spiega che “per quanto riguarda il sistema di gestione dei rifiuti in una smart city”, ha pensato “a una soluzione innovativa, già adottata nel comune di Lucca, basata su tecnologie Rfid che consentono di coniugare eco-sostenibilità, efficienza nella gestione del sistema e risparmio per i cittadini”. Anche perché spiega il movimento “la tecnologia Rfid, con la sua capacità di tracciare anche in modo automatico e massivo i contenitori dei rifiuti, permette di accedere a un sistema di calcolo preciso ed equo della tassa sui rifiuti, basato sul numero di ritiri dei rifiuti urbani ed ispirato al principio “paywhatyouthrow”, “paghi i rifiuti che produci””. E quindi “il cittadinosarà incentivato a selezionare i materiali riciclabili, in modo da ridurre al minimo la quantità dei rifiuti residui da smaltire e quindi contenere la relativa tassazione”. “Lamezia Insieme” chiarisce che nel “suo programma sulle energie rinnovabili, i parchi urbani e i corsi d’acqua rappresenteranno due punti strategici per un programma di sviluppo organico che valorizzi le opportunità offerte da Horizon 2020, il nuovo Programma del sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissione europea. Pensiamo di realizzare una rete di car sharing – con veicoli elettrici o comunque a basso impatto ambientale – che supporterà la rete pubblica di trasporto, mettendo in collegamento i diversi punti della città: in questo contesto i parchi urbani diventeranno dei “parcheggi di scambio di energia”,dotati di postazioni di bike-sharing e connessi tra loro con questo servizio innovativo già presente in tante città italiane. Si possono sfruttare i corsi d’acqua che attraversano la città per realizzare parchi fluviali autonomi sul piano energicograzie a sistemi idroelettrici a vite. Con un sistema di monitoraggio e di pulizia costante dei fiumi, si avrà un maggiore rendimento delle turbine oltre a ridurre il rischio esondazioni”. “Abbiamo dato ampio spazio nel nostro programma ai temi dell’ambiente e delle energie rinnovabili – dichiara il movimento – perché siamo convinti si tratti di una concreta possibilità di crescita economica e occupazionale per il nostro territorio. Ce lo conferma il Rapporto Comuni Rinnovabili (giugno 2014), realizzato dalla Legambiente con il contributo del GSE, che, riportando i dati uno studio del Consiglio nazionale degli ingegneri d’Italia prospetta la possibilità che nel 2020 nel nostro Paese ci saranno 250.000 nuovi occupati nelle energie rinnovabili e 600.000 nel settore dell’efficienza e della riqualificazione energetica”.