Lamezia: Mastroianni, “la burocazia non ha licenza di uccidere”

Nicola Mastroianni

Nicola Mastroianni

Lamezia Terme – “La vita umana degli individui di questi tempi è messa a dura prova dalle sofferenze e dalla condizione di incertezza generalizzata ma resta comunque il fatto che essa è un dono troppo importante per finire a causa della burocrazia e della devastante crisi economica che si ripercuote aspramente con effetti negativi a livello privato, familiare, professionale e sociale. E’ indispensabile lavorare in un’unica direzione per riportare la serenità degli individui nella sfera della vita privata, professionale e, soprattutto, garantire la certezza e l’affermazione del diritto a discapito degli interessi che, seppure legittimati, talvolta rischiano di sopra valere e compromettere tutto come purtroppo dimostrano le tristi notizie di cronaca degli ultimi giorni che hanno portato al suicidio l’imprenditore lametino”. E’ l’opinione espressa dal consigliere comunale di Lamezia Nicola Mastroianni in merito al suicidio dell’imprenditore lametino. Mastroinni coglie l’occasione “per rivolgere l’appello alla sensibilità di tutte le Istituzioni locali e sovraordinate dello Stato anche a livello periferico e, soprattutto, alla nuova amministrazione regionale di dedicare particolare attenzione ai temi dell’economia e ai diversi fattori che intervengono e da cui dipendono i processi di regolarità e legalità sullo scottante tema del lavoro e dell’occupazione che arrancano sempre di più nella nostra terra”. Secondo ilconisglire comunale “in particolare è indispensabile che gli enti pubblici evitino di praticare la formula pericolosa del massimo ribasso negli degli appalti pubblici per la fornitura di beni e servizi e, soprattutto, che garantiscano e assicurino il rispetto assoluto dei tempi di pagamento alle imprese esecutrici ed ai fornitori dell’amministrazione pubblica per evitare alle stesse imprese di finire nella pericolosa morsa delle banche, di Equitalia o addirittura nelle mani degli usurai per far fronte agli impegni assunti”. Per Mastroianni “e’ scientificamente dimostrato che laddove la stazione pubblica appaltante abbia utilizzato tale criterio ne sia dipesa quasi sempre la qualità del servizio fornito e reso alla collettività in termini di ritardi nei lavori, appalti bloccati, bassa qualità, maestranze sottopagate e in molti casi addirittura non pagate affatto”. Quindi per il consigliere comunale “se si vuole rilanciare l’economia in Calabria, anche attraverso il volano degli appalti pubblici, occorrono interventi strutturali per superare il sistema cronico dei massimi ribassi, privilegiando la qualità dei lavori e quanto più possibile le imprese locali attraverso una legge regionale che compendia le discrezionalità riservate dal Codice degli Appalti”.
In particolare, spiega Mastroianni, “come metodica si rendono indispensabili bandi di gara che consentano alle imprese del territorio di poter partecipare e alle opere di poter essere concluse positivamente. Per questo, gli appalti delle opere debbono essere frazionati in piccoli lotti e si debbono utilizzare criteri di aggiudicazione, consentiti dal Codice degli Appalti, che evitando il massimo ribasso, portino ad eliminare offerte anomale con ribassi eccessivi”. Per questi motivi, a giudizio del consigliere comunale lametino “è indispensabile che la Regione Calabria, si faccia promotrice di un Protocollo sulla gestione trasparente ed efficace degli appalti pubblici, che vada nella direzione descritta, con una azione forte di stimolo e controllo su tutte le stazioni appaltanti”. A giudizio di Mastroianni “deve essere evitata l’assegnazione lavori pubblici di qualsiasi importo e tipologia ad aziende formalmente grandi ed attrezzate che se li aggiudicano con la formulazione del massimo ribasso ma che poi ritardano i lavori, lasciano le opere incomplete, mettono in difficoltà i subfornitori locali e non pagano i fornitori e i lavoratori”.