Scuola: insegnanti lametini soddisfatti per boicottaggio prove Invalsi

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Lamezia Terme – Gli insegnanti lametini del Coordinamento territoriale Insegnanti calabresi, esprimono soddisfazione per il boicottaggio delle prove invalsi. “Gli studenti lametini – scrivono in un comunicato – quest’anno hanno disertato le prove invalsi, aderendo così al boicottaggio nazionale lanciato da Unione degli studenti e Studaut-No Invalsi, riuscito al 100% nelle scuole superiori di Lamezia Terme e in tantissime città d’Italia”. Nonostante la partecipazione al corteo studentesco, organizzato dai rappresentanti di tutti gli istituti superiori lametini, ha visto poca partecipazione di studenti e docenti, “Il dato realmente interessante e straordinario – specificato gli insegnanti – è stata la massiccia adesione al boicottaggio dei famigerati test. Infatti le classi oggi erano tutte vuote”. Gli istituti che hanno aderito alla protesta sono stati il liceo classico, il magistrale, l’istituto tecnico industriale, il geometra, il professionale, l’istituto agrario e lo scientifico e “nonostante la minaccia di qualche dirigente scolastico di adottare provvedimenti futuri, – spiegano gli insegnanti – che risulterebbero peraltro inopportuni e antidemocratici, è prevalso il senso di ribellione ad un sistema di valutazione, estraneo alla programmazione didattica delle scuole. Un criterio peraltro in fase di abbandono dal resto dell’Europa”. I test invalsi, secondo i docenti del Coordinamento, sarebbero “costosissimi e seguono una logica estranea alla Scuola, quella dei quiz a crocette” mentre secondo i docenti “non esiste una valutazione senza programmazione”. Il criterio di valutazione degli alunni e delle scuole è, secondo gli insegnanti lametini “privo di senso e di scientificità”. Una giornata di sciopero, questa, che segue quello del 5 maggio scorso che ha visto un’ampia adesione anche in città e che precede il cosiddetto “sciopero degli scrutini” che sarà lanciato a breve dai sindacati. “Contestualmente – continuano i docenti – è stata lanciata una campagna di dissenso contro il Pd, consistente nella proclamazione di non voto sulla pagina facebook di Matteo Renzi e Davide Faraone”. “Questo flash mob virtuale – proseguono – ha avuto enorme successo su facebook e twitter. Parola d’ordine “Non voto più il PD, perché indignato dal DDL Scuola”.