Acqua potabile: Tomaino, la società Lamezia Multiservizi Spa non può servirsi di Equitalia, cartelle illegittime

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Lamezia Terme – “Stiamo ricevendo numerose segnalazioni da parte dei cittadini di Lamezia Terme che stanno ricevendo, in questi giorni, cartelle esattoriali da parte di Equitalia – afferma il Presidente regionale ACU Calabria Avv. Sergio Tomaino – con cui si chiede, per conto della Lamezia Multiservizi, il pagamento dei Canoni di acqua potabile. Le cartelle esattoriali sono illegittime perché la Lamezia Multiservizi non può riscuotere i canoni arretrati con l’ausilio di Equitalia ma deve farlo precostituendosi un regolare titolo esecutivo. Fermo restando l’obbligo dei cittadini morosi di pagare al gestore il consumo di acqua potabile, la Lamezia Multiservizi non può arrogarsi il diritto di iscrivere a ruolo migliaia di fatture consentendo ad Equitalia la riscossione mediante procedure agevolate e non conformi alle norme processuali civilistiche cui deve sottostare il gestore. Sul punto invitiamo la Lamezia Multiservizi spa a rendere pubblica la convenzione stipulata con Equitalia e gli atti della relativa gara di affidamento non avendo rinvenuto tali documenti nella sezione trasparenza del sito della società che, per legge, deve essere tenuta aggiornata anche a beneficio degli utenti. Una tale convenzione sarebbe del tutto illegittima, come sancito in un caso simile dal TAR Lazio, come illegittimo è il tentativo di riscossione coatta anche alla luce del provvedimento della Corte di Cassazione del 2011.

Sergio Tomaino

Sergio Tomaino

Con tale provvedimento, infatti, la Corte Suprema ha confermato una sentenza del Giudice di merito con cui si dichiarava nulla la cartella esattoriale sul presupposto che le iscrizioni a ruolo dei crediti vantati da una società che gestisce il servizio di acqua potabile sono illegittime dovendo essere azionate mediante la precostituzione di un titolo esecutivo legalmente idoneo. ACU Calabria invita, quindi, la dirigenza della Lamezia Multiservizi ed il Sindaco del Comune di Lamezia Terme a rinunciare alla riscossione delle bollette insolute dell’acqua potabile mediante Equitalia, anche nel rispetto del risultato refenderario e quindi della volontà popolare, mettendo eventualmente in atto altri tipi di soluzioni per il recupero delle morosità, per esempio tornando alla diminuzione del flusso ma mai al distacco dell’utenza, perché l’acqua è un bene primario. Acu Calabria invita e diffida, ancora, la Lamezia Multiservizi  spa a rendere pubblica la convenzione stipulata con Equitalia nonché tutti gli atti della gara di affidamento del servizio di riscossione del canone acqua. Nel contempo, l’Associazione Consumatori Utenti invita tutti i cittadini che hanno ricevuto e stanno ricevendo le cartelle esattoriali per la riscossione dell’acqua potabile – conclude Tomaino –   a tutelare ed esercitare i propri diritti, rendendosi disponibile ad apprestare assistenza in forma del tutto gratuita previo contatto telefonico al n.3771814960 ovvero mediante invio di mail al seguente indirizzo: acucalabria@virgilio.it-.”