Lamezia: convegno sull’ascolto dei minori nei processi minorili e ordinari

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di Stefania Cugnetto
Lamezia Terme – Si è tenuto oggi pomeriggio, un convegno sull’ascolto dei minori, promosso dal comitato del coordinamento regionale delle camere minorili. Sono infatti 7 le camere minorili in Calabria, e con la volontà di sinergia tra le camere calabresi che nasce questo coordinamento e questo primo convegno. Molti i relatori su un tema così delicato come l’ascolto dei minori nei processi minorili e ordinari. Ha parlato di “interesse del minore come linea comune”, l’avvocato Luca Muglia, past President dell’Unione nazionale delle camere minorili, che ha definito l’ascolto del minore come punto cardine nei processi, sottolineando anche la difficoltà di azione dei tribunali per quanto riguarda i figli di famiglie che vengono condannate per associazione mafiosa. Il presidente del tribunale dei minori di Catanzaro, Luciano Trovato, ha parlato agli avvocati presenti in sala “serve la vostra collaborazione”, definendo i processi minorili “luoghi primari di tutela dei minori”. Il giudice Trovato ha poi affermato “il giudice si deve avvicinare non guardare il tutto da un vetro”, promuovendo l’ascolto “periodico” dei minori, ogni tre mesi, per poter creare delle relazioni con gli stessi e poter, “attraverso domande semplici e dirette”, dare un apporto positivo alla loro situazione. Trovato ha poi chiosato, “ l’ascolto deve essere il supporto privilegiato per tutelare il benessere del minore, che rimane il nostro fine ultimo”.

Carlo Fontanazza

Carlo Fontanazza

Ha parlato anche il giudice Carlo Fontanazza, attualmente GIP del tribunale di Lamezia, ma che, in passato, ha ricoperto la carica di presidente facente funzione nella cause di separazione. Fontanazza ha spiegato come, nella circostanza di processi di separazione, l’ascolto dei minori sia importante non solo ai fini processuali ma anche per i genitori, che a volte “ascoltando i propri figli si rendono conto di relazioni sbagliate”. Fonatanazza, ha poi parlato, dell’aula protetta, presente nel tribunale di Lamezia, “ dove – ha spiegato – è possibile ascoltare i minori senza la presenza dei genitori che possono però ascoltare e vedere l’escussione”. Il Gip lametino ha auspicato ad una sempre più forte sinergia tra il tribunale ordinario e il tribunale dei minori. Hanno concluso il convegno gli interventi di due esperti del settore, la professoressa Patrizia Surace, giudice onorario del tribunale minorile di Reggio Calabria e l’avvocato Lorenzo Lopez, giudice onorario del tribunale minorile di Catanzaro ma anche psicologo forense, che si è concentrato sopratutto sui procedimenti penali, in cui i minori vengono ascoltati come parte offesa. Procedimenti che spesso narrano storie di abusi sessuali perpetuati da familiari o conviventi, in cui diventa estremamente difficile l’ascolto del minore, perché subentrano sentimenti di vergogna e senso di colpa. “La difficoltà – ha affermato lo psicologo – sta innanzitutto nello stabilire se la violenza sia avvenuta o meno”. Tema delicato che è stato affrontato dai professionisti del settore per evidenziarne l’importanza e la necessità di una formazione permanente.