Lamezia: De Biase, Lsu/Lpu e lo smemorato di Piccioni

De-Biase-1024-23Lamezia Terme – “Sento l’obbligo di rispondere all’amico Piccioni, seppur con rispetto e stima personale, ma a quanto pare, esprimere la solidarietà ai lavoratori LSU/LPU e richiamare l’attenzione dei parlamentari, deve essere una esclusiva prerogativa di SEL & Company, secondo il pensiero turbato e partigiano del consigliere Piccioni. Non vi è dubbio alcuno che c’è bisogno di un’azione congiunta e indistinta di tutte le forze politiche locali, regionali e nazionali su temi sociali come l’occupazione e il precariato”. Lo scrive in una nota Salvatore De Biase, Capo Gruppo Calabria al Centro in seno al consiglio comunale di Lamezia, mettendo in evidenza che “il consigliere Piccioni, distrattamente però, non si è reso conto che il gruppo consiliare Calabria al Centro ha già proposto la soluzione a quello che lui chiama “cavilli” normativi, della quale l’Amministrazione Speranza, con disinvoltura, ha tacitato spudoratamente nel tempo. Ohibò, – commenta – sarebbe una utopia, ascoltare o leggere un semplice, ma doveroso mea culpa da parte del consigliere Piccioni. Altro che demagogia !! I fatti e gli atti, purtroppo per i lavoratori LSU, descrivono plasticamente la vicenda in modo totalmente diverso”. A giudizio di De Biase “forse il consigliere Piccioni si è lungamente distratto da quando fu approvata la Delibera di Giunta n.443 del 26-11-2014 trasmessa per sola conoscenza (prot.14961 del 25.02.2015), giàmmai per competenza, dopo tre mesi, al Dipartimento per gli affari interni territoriali c/o il Ministero degli Interni”. Quindi gli domanda: “consigliere Piccioni, alla luce degli eventi, forse una distrazione se non una speculazione probabilmente c’è stata, può darsi causata e determinata da una impegnativa campagna elettorale che vedeva l’amico Piccioni candidato ?? Questo avrà determinato il superamento di procedure previste dalla Legge, con ciò Illudendo padri e madri di famiglia?”
“Sarà stata – aggiunge De Biase – certamente una coincidenza, però la realtà di oggi, disegna un quadro drammatico: 10 dipendenti assunti e licenziati dall’Amministrazione Speranza della quale il consigliere Piccioni ne faceva parte; 13 lavoratori socialmente utili costretti a ritornare nel bacino regionale del precariato, per le inadempienze e le violazioni procedurali dell’Amministrazione Speranza.

Comunque vada, De Biase, “senza toni polemici esasperanti”, preferisce “non scadere in becere polemiche che, tra l’altro, offendono chi sta vivendo il disagio”, e suggerisce “al consigliere Piccioni, se non già in possesso di procurarsi l’ultimo riscontro “tecnico” del Ministero dell’Interno, acquisito agli atti del Comune con Prot. 62221 del 10 settembre 2015 comprensivo degli allegati A e B”. De Biase non ha dubbi che “il consigliere Piccioni, già assessore nell’amministrazione Speranza, tra l’altro anche valente avvocato, avrebbe dovuto sapere le rigide procedure previste dall’art. 243 bis del Testo Unico Enti Locali, a seguito della deliberazione di Consiglio Comunale n. 35 del 10.10.2014 (piano pluriennale di riequilibrio)”. Poi ricorda che “dalla lettura della delibera di G.C. n. 443/2014, programmazione triennale delle assunzioni di personale, approvata anche dal già assessore Piccioni, si omette distrattamente o forse superficialmente, di dare mandato ai sensi dell’art. 243 bis del D.Lgs 267/2000 e smi, al fine di acquisire preventivamente l’autorizzazione della Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, prevista per gli enti sottoposti al controllo centrale in materia di assunzioni”.
Pertanto, il Capo Gruppo di Calabria al Centro, “fermo restando ulteriori e gravi “distrazioni” e probabilmente pesi procedurali oggettive e soggettive, il gruppo Calabria al Centro è disponibile a sfatare falsi miti e le distratte e smontate dichiarazioni del consigliere Piccioni, in un pubblico confronto, possibilmente alla presenza dei 13 lavoratori socialmente utili del Comune di Lamezia Terme”.