Lamezia: dottoressa si toglie la vita lanciandosi dal balcone
Lamezia Terme – Una donna, D.P. di 61 anni si è tolta la vita questo pomeriggio lanciandosi nel vuoto, dal balcone della sua abitazione che si affaccia su via XX Settembre. E’ successo intorno alle 14.30. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri che hanno immediatamente isolato la zona e fatto immediatamente sgomberare il palazzo dove la donna abitava, in quanto, nella fase preliminare delle attività di indagini, i carabinieri hanno riscontrato che nella cucina fuoriusciva del gas. Aspetto che lascia supporre che la donna, laureata in medicina, sorella di un noto medico lametino, con la passione della scrittura e della pittura, aveva programmato di togliersi la vita. La dottoressa che viveva da sola da tempo soffriva di crisi depressiva. E’ il secondo suicidio che si registra in questa zona: il 23 luglio scorso un uomo di 95 anni, Francesco Roperto, si tolse la vita sparandosi un colpo di pistola alla tempia. Anche Roberto, che negli anni settanta fu sindaco di Conflenti, viveva da solo. A scoprire la tragedia fu la bandente dell’uomo.
Lamezia Terme – Una donna, D.P. di 61 anni si è tolta la vita questo pomeriggio lanciandosi nel vuoto, dal balcone della sua abitazione che si affaccia su via XX Settembre. E’ successo intorno alle 14.30. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri che hanno immediatamente isolato la zona e fatto immediatamente sgomberare il palazzo dove la donna abitava, in quanto, nella fase preliminare delle attività di indagini, i carabinieri hanno riscontrato che nella cucina fuoriusciva del gas. 
Aspetto che lascia supporre che la donna, laureata in medicina, sorella di un noto medico lametino, con la passione della scrittura e della pittura, aveva programmato di togliersi la vita. La dottoressa che viveva da sola da tempo soffriva di crisi depressiva. E’ il secondo suicidio che si registra in questa zona: il 23 luglio scorso un uomo di 95 anni, Francesco Roperto, si tolse la vita sparandosi un colpo di pistola alla tempia. Anche Roberto, che negli anni settanta fu sindaco di Conflenti, viveva da solo. A scoprire la tragedia fu la bandente dell’uomo.
