Randagismo: No­Profit Change rivolge plauso giunta Mascaro

change-destinyLamezia Terme – “Seguiamo con apprensione l’annosa questione randagismo nel Comune di Lamezia Terme e attraverso la Campagna Permanente “Animali in Regalo? NO Grazie” abbiamo sollecitato all’adozione consapevole di tanti Amici a 4 zampe che vagano per le strade della nostra città”. Lo afferma in un nota l’Associazione No­Profit Change Destiny ONLUS che rivolge un “doveroso plauso “nei confronti dell’Amministrazione Mascaro che con la Deliberazione di Giunta n°15 del 28/01/2016 pubblicata all’Albo Pretorio il 03/02/2016 ha finalmente preso dei provvedimenti in materia, proprio in considerazione di una problematica divenuta sempre più grave
negli ultimi tempi”.
L’Associazione ritiene “ottima l’iniziativa “di promuovere con cadenza trimestrale giornate di programmazione sull’adozione canina con apertura di stand espostivi e punti di informazione” poiché è necessario che la cittadinanza sia resa edotta sui doveri del “buon padrone” come l’impianto del microchip e l’iscrizione all’anagrafe canina –peraltro obbligatori per legge dal 2005­oltre che il riconoscimento della dignità e del benessere del Cane”.
A tal proposito, per l’Associazione “sarebbe bene anche ricordare che c’e un discreto numero di randagi che, per svariate ragioni, vengono smarriti dai proprietari e la mancanza del microchip coi dati identificativi, rende a volte impossibile il ricongiungimento. In questi casi, l’Amministrazione dovrebbe prendere in considerazione la creazione di uno strumento divulgativo (Tv o Web) attraverso il quale permettere al padrone del Cane di ritrovare il proprio Amico”. L’Associazione “in merito alla succitata Deliberazione tuttavia, non concordiamo con la “reimmissione nel territorio”, che di fatto non risolve il problema del randagismo, ma proponiamo l’istituzione di rifugi con personale qualificato, di concerto con le Associazioni e i volontari della zona, per evitare a questi sfortunati Amici a 4 zampe di tornare per strada, con tutti i rischi che conosciamo bene”. Un’ultima e necessaria puntualizzazione sul punto 5 della Deliberazione “restano comunque esclusi dal piano di reimmissione nel territorio: i cani di razza pit bull, rottweiler, dogo argentino, dobermann e loro incroci; .i cani morsicatori; .i cani segnalati per molestie; i cani che non siano in grado di sopravvivere per strada perchè malati e/o feriti”: quale triste fine dovrebbero fare costoro?!

I cani malati e/o feriti hanno il diritto ad avere terapie adeguate e persone di buon cuore che possano prendersi cura di loro.

I cani segnalati per molestie spesso sono vittime di false accuse, da parte di persone eccessivamente insicure o in preda a fobie personali, che nulla hanno a che fare col comportamento dell’Animale.

I cani morsicatori non meritano di certo “provvedimenti drastici” per colpa del comportamento irresponsabile e deprecabile da parte dell’uomo, devono essere esaminati da veterinari comportamentisti, che sono in possesso di competenze e requisiti necessari, e possono essere rieducati da istruttori ed educatori altamente specializzati, come ce ne sono tanti in tutta Italia.

I cani di razza pit bull, rottweiler, dogo argentino, dobermann e loro incroci vivono un’ingiusta discriminazione poiché appartenenti a razze erroneamente considerate “pericolose”.

L’Associazione ricorda che “l’ENCI (Ente nazionale cinofilia italiana) ha sottolineato, attraverso la pubblicazione di un comunicato, assieme alle associazioni veterinarie, “l’inconsistenza scientifica di una lista di tipologie canine “a rischio di aggressività”, rilevando come le radici di una potenziale pericolosità di alcuni soggetti debbano invece ricercarsi nel rapporto tra l’uomo e il cane”. E ancora, l’Associazione nazionale medici veterinari italiani si è così espressa in merito: «quanto detto vale per qualsiasi cane: la correlazione fra alcune razze canine e la pericolosità è infatti scientificamente infondata». Persino i Cani ex­combattenti, recuperati da inimmaginabili realtà di violenza e aggressività, possono rivelarsi ottimi compagni di vita dopo un’adeguata opera di rieducazione: valga per tutti l’esperienza di Angelo Vaira, zooantropologo e dog coach di fama internazionale (www.angelovaira.it) che ha fondato una scuola cinofila basata sull’approccio empatico nella relazione con gli Animali, con educatori e istruttori presenti in tutta la penisola (www.thinkdog.it).
In conclusione, vogliamo sperare che codesta Amministrazione Comunale accolga le nostre osservazioni per perfezionare gli interventi in materia di randagismo, noi come Associazione Animalista­Ambientalista siamo disponibili a fornire il nostro supporto per il benessere degli Animali e per migliorare il rapporto uomo­Animale nella consapevolezza che possa essere di arricchimento soprattutto per l’uomo”.