Il Reventino risorsa per lo sviluppo del territorio

convegno-reventinoLamezia Terme – “Il Reventino patrimonio e risorsa da valorizzare e sviluppare”: e’ stato  il tema  di fondo di un interessante, quanto affascinante convegno che si è svolto ieri pomeriggio a Falerna nel centro polifunzionale  organizzato dall’Associazione “Le Calabrie” con la collaborazione del Rotary Club del Reventino. Il meeting  è stato coordinato  e presieduto dalla giornalista Sara Incamicia che è stata anche l’ideatrice della tavola rotonda che ha avuto, appunto, l’obiettivo di porre all’attenzione,  non solo degli adetti ai lavori ma anche del numeroso uditorio,  lo sviluppo  di una  piccola-grande area montuosa del Sud Italia ma ricca sul piano naturistico- ambientale. Un seminario che ha visto come principale protagonista uno degli innamorati dell’area montana del Reventino, Francesco Bevilacqua, avvocato, scrittore e naturalista che ha scritto  la  prima guida storico naturalistica ed escursionistica  del comprensorio dei monti Reventino-Mancuso-Tiriolo-Gimigliano, estrema propaggine sud-occidentale della convegno-reventino1Sila. Un territorio di media montagna sospeso tra la costa e l’interno, in bilico fra tradizione e modernità, ricco di luoghi incantati: boschi solenni, grandi canyon, forre fluviali, valli costellate di piccoli borghi, rovine di antichi luoghi di culto, epigoni di un arcaico mondo contadino e pastorale, una straordinaria tradizione di poesia dialettale ed in lingua. In predicato per divenire parco regionale. Al centro del convegno come rimuovere gli ostacoli che impediscono e condizionano la qualificazione, la crescita e lo sviluppo di un’area che comprende 19 comuni, contiene straordinarie bellezze naturali: monti con panorami che spaziano sino alla Sicilia e al Pollino e abbracciano in un sol colpo d’occhio i due mari, boschi atavici, alberi monumentali, grandi valli, gole e canyon fluviali, cascate, monumenti di roccia, borghi solitari e arroccati, architetture rurali, che come ha spiegato Bevilacqua, paiono uscite da una fiaba, contadi dall’aspetto agreste e convegno-reventino2bucolico, antichi segni dell’uomo (rovine di abbazie, rifugi di contadini e pastori, sentieri e mulattiere, acquari). Bevilacqua ha poi ricordato che vi è perfino una vecchia ferrovia a scartamento ridotto che la attraversa da parte a parte, una delle ultime rimaste funzionanti in Italia. Ricordando, inoltre,  che nel gruppo montuoso del Re­ven­tino vi si trovano ancora pastori e contadini che producono cibi come un volta. Gli odori ed i sapori dell’antica montagna appenninica non sono stati cancellati. Lo scrittore e naturalista nella sua esposizione non ha mancato di sottolineare che l’eco­no­mia agro-silvo-pastorale di questa come di altre aree del Sud registra da anni una crisi profonda.  Da qui,  ha ancora spiegato Bevilacqua,  la necessità di favorire lo sviluppo di questa area  con la riscoperta dei luoghi. Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Falerna, Giovanni Costanzo, a giudizio del quale il territorio va tramutato in ricchezza, facendo leva sulle unicità. convegno-reventino3Anche il sindaco di San Mango d’Aquino, Leopoldo Chieffallo, ha sottolienato che è necessario  rivolgere l’attenzione su  alcune linee di sviluppo, quali l’ambiente, le bellezze naturali, la simbiosi mare-monti. Per Maria Cristina Murone, presidente del Rotary Club del Reventino, il convegno è stato “il giusto riconoscimento al territorio del Reventino”. Linea sponsorizzata da  Francesco Esposito, presidente del Gal dei Due Mari. Le conclusioni sono state tratte dall’assessore regionale alle Attività produttive, Carmen Barbalace, che ha sottolineato la necessità  di sostenere le  aree interne della Calabria e il Reventino può essere significativo per l’intera regione. Al convegno ha preso parte anche il presidente della Provincia, Enzo Bruno.