Lamezia: De Biase rispetto striscia, ma il fumetto e’ esagerato

debiase-salvatore-15Lamezia Terme – Nel pieno rispetto delle prerogative del programma “striscia la notizia” ma anche a tutela di una Lamezia “normale” , Salvatore De Biase, consigliere comunale non ci sta a vedere Lamezia, sopratutto quale città dei rom e del degrado, perché spiega in un sua lunga riflessione che pubblichiamo integralmente, “Lamezia è la città di Nicotera, Fiorentino, Ardito, Costabile per citare alcuni degli uomini più illustri di Lamezia. Basta quindi far vedere una Lamezia solo di nomadi ed emarginazione!!
E basta favorire l’idea di una città sporca, incivile, insicura, fatta solo di quartieri periferici!!
Ecco perché – spiega ancora – non ci sto’ e a tal Occorrerebbe ricordare le tante risorse attuali e nel tempo investite a favore dei ROM in questa città, per poi assistere, purtroppo, a quel degrado mostrato in modo reale a da Striscia.
Insomma, seppur da sempre è ammirevole il ruolo di denuncia di “Striscia la Notizia ” e condiviso lo spirito che porta il programma di Ricci ad evidenziare questioni serie e vere, che diversamente non troverebbero voce, nel caso Lamezia è stata esagerata l’immagine di una Lamezia del degrado e dei ROM.
Sono – aggiunge – tra quelli che da sempre è entusiasta del ruolo che svolgono Ezio Greggio ed Enzo Iacchetti, assieme a tutti gli altri, che portano ad riconoscimento storico che ha il programma di con ascolti insuperabili, ma ritengo che nel caso di Lamezia, sia bastevole quanto già visto e denunciato, e che per quanto osservato, è giusto dire che oramai è troppo.!!
In breve, Lamezia appare esageratamente – prosegue- solo quella che non merita. E le tante striscia-lameziapuntate che hanno visto la presenza della delegata di Striscia, sembrano oramai più un accanimento su un solo tema,,che una denuncia.
Il filone nomadi, o ROM che si voglia dire, è oramai all’ennesimo appuntamento, e il tema è sempre lo stesso: aree sporche, ruberie, quartieri malfamati per poi accorgersi che dette aree sono rese tali “dai soliti noti” i Nomadi!!.
Vorrei ricordare comunque, che tali non sono, in quanto da quasi cinquanta anni sono stanziali che beneficiano di abitazioni popolari, spesso abusivamente occupati; contributi costanti, assistenza sociale, sostegno scolastico, pulizia straordinaria dell’area assegnata, che tanto costa alle casse comunali perché resa invivibile, oltre che benefici di varia natura, con il reso, che il loro comportamento fuori da ogni regola, così come offerto da Striscia, adombra la bellezza reale di Lamezia .
E come dire, grazie anche alla loro scarsissima attitudine a rendere possibile una convivenza civile, si da luogo alla nefasta immagine che ne esce per La terza città della Calabria, ovvero: sporcizia, e luoghi resi marginali.
Ecco perché chiedo che vi sia una premessa positiva, prima della denuncia a sfavore di Lamezia, che potrebbe, o poteva essere mostrata anche con l’altro volto di Lamezia, ovvero:
una città, civile, accogliente; laboriosa, ordinata, che tenta di risalire la china in un contesto di difficoltà finanziaria, che investe la Calabria e l’intero Paese, che si offre con spettacoli vissuti in ogni angolo della città, con una vivibilità che rende il proprio centro storico, striscia-lamezia1sempre più riscoperto; con la crescita del mondo della cultura, del Teatro, con strumenti pronti ad accogliere il turismo, il termalismo, con stimoli verso l’imprenditoria, con un’area industriale di prospettiva. Ecc.
Questa è anche la mia città, per questo sento l’obbligo “di difenderla.”
Faccio appello dunque a sospendere una denuncia che finora si caratterizza, anche in modo generalizzato, su un solo tema: quello che la città di Lamezia è quella dei ROM.
La mia città – cconlude – invece, è anche la città dell’aeroporto, che serve l’intera Calabria, che dispone di un nodo Ferroviario storico ed importante, assieme ad un nodo autostradale di sintesi; con un territorio sempre accogliente, che annovera cittadini Amalfitani, Pugliesi, Siciliani, ecc., con un territorio produttivo, fatto di florovivaismo, e di cittadini laboriosi.
Lamezia, è la porta del mediterraneo, la realtà della prospettiva, il futuro della Calabria, e non può apparire solo quale territorio che ospita Rom e degrado”.