Lamezia: il caso Torchia – Banca Fideuram di nuovo su RAI 3

torchia-rai3Lamezia Terme – E’ ritornato alla ribalta della cronaca nazionale la nota vicenda relativa alla presunta truffa da parte del promoter finanziario di Banca Fideuram Vincenzo Torchia. Infatti dopo gli ulteriori sviluppi, il caso e’ approdato nuovamente sulla rete nazionale Rai 3, nel corso della trasmissione “Mi manda Rai 3”. E sempre ieri, e’ andato in onda un collegamento diretto da Lamezia Terme, dall’isola pedonale di Corso Giovanni Nicotera, dove gli ultimi sviluppi giudiziari sulla vicenda, che ha portato alla luce una serie di condotte presumibilmente fraudolente tenute dal promoter finanziario di Banca Fideuram di Lamezia Terme e denunciate dalle vittime, hanno accesso nuovamente i riflettori nazionali sull’accaduto.
Infatti in Banca Fideuram, tramite il promotore finanziario Vincenzo Torchia, la famiglia Gentile ha investito 80.000,00 euro, torchia-rai3-1la famiglia Caruso 35.000,00 euro, il signor Pierluigi 60.000,00 euro, la signora Grazia più di 100.000,00 euro, ma oggi i loro conti non tornano e i risparmi di tante vite sono spariti.
Tanto emerge dai racconti dei numerosi truffati che ieri sera si sono ritrovati su una delle vie principali di Lamezia Terme, per partecipare in diretta alla puntata di Mi Manda Raitre e portare la loro testimonianza sui raggiri e le perdite subite.
Dallo studio televisivo gli interventi dei signori Vecchi e Villella e del legale Avv. Domenico Villella.
Dalla piazza i signori Gaetano, Grutteria, Gentile, Caruso e tanti altri denuncianti che raccontano di aver investito fidandosi della figura del promotore finanziario, che personalmente conoscevano da decenni, e della Banca Fideuram ritenuta un istituto serio e solido.
A volte i soldi venivano versati in contanti, altre volte con assegni, ricevendo dal promoter Torchia sempre una ricevuta di torchia-rai3-2versamento, una vera e propria distinta col nome del promotore e su modulistica intestata Banca Fideuram.
Dai racconti degli intervenuti emerge, altresì, che alcune operazioni sarebbero state effettuate per conto di soggetti già defunti, mediante l’uso di firme false e comunque differenti da quelle originali apposte sui contratti di apertura o sulle prime operazioni.
Presenti all’incontro gli avvocati Raffaele Rizzuti, Tonino Barberio, Domenico Folino e Rosario Perri, che hanno reclamato un atteggiamento maggiormente responsabile da parte di Banca Fideuram nei confronti dei clienti.
Al momento si contano circa 3 milioni di euro spariti nel nulla e tante famiglie piene di disperazione e rabbia, che sperano ancora di recuperare quanto al momento perduto.
Il caso è venuto alla luce nello scorso settembre a seguito di torchia-rai3-3numerose denunce da parte di clienti di Banca Fideuram, filiale di Lamezia Terme, secondo i quali l’ex promoter finanziario si sarebbe impossessato di somme di denaro che loro stessi gli avevano affidato. Le indagini, immediatamente avviate dalla Guardia di Finanza, hanno portato nei giorni scorsi, da parte del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Catanzaro, all’esecuzione di diverse perquisizioni domiciliari nei confronti di tre persone. Sul registro degli indagati, oltre a Vincenzo Torchia, di 48 anni, autore del raggiro, sono finiti anche il cognato, Gianluca Condina di Lamezia Terme, e l’ex collega dell’agente, Santo Adamo di Decollatura (Cz), accusati a vario titolo di truffa aggravata e autoriciclaggio.
Mara Larussa

 

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