Omicidio Pagliuso: dopo nove mesi sensazione di immobilismo

Pagliuso-udineza-28-1024Lamezia Terme – A nove mesi dall’uccisione di Francesco Pagliuso, avvocato, assassinato la notte del nove agosto dello scorso anno, nel giardino della sua abitazione, ancora non si conosce il movente della sua morte, si conoscono solo le dinamiche.
In questi mesi parenti e amici stanno vivendo tutto il male del mondo. Francesco Pagliuso, 43 anni, fu assassinato nella notte a colpi d’arma da fuoco. L’agguato si verificò in via Marconi di Lamezia Terme, tra i quartieri Nicastro e Sambiase, luogo dal quale questa sera partirà una fiaccolata per ricordare Francesco, ma anche per stimolare chi indaga a scoprire la verità sull’assassinio di Pagliuso, difensore impegnato in diversi processi di mafia, quali i noti Andromeda, Perseo, Chimera e Nettuno. Purtroppo la verità sulla morte di Francesco “è ancora lontana” e “il movente è nella caccia alle streghe allo straniero” portata avanti piuttosto dai non addetti ai lavori. Infatti, pur essendo passati 9 mesi dall’efferato omicidio dell’Avvocato Francesco Pagliuso dalle fonti ufficiali non perviene alcuna verità, alcun nome di mandanti e/o esecutori e in alcun modo è stata fatta luce sull’identità della mano assassina, mantenendo ancora il segreto istruttorio su tutta la vicenda e su tutto quanto scoperto.
Gli amici e le persone care continuano a vivere nel buio, nel dolore, attanagliati dalla sofferenza e con una sete di giustizia che brucia dentro, così come tutta la comunità lametina vive ancora lo sconcerto di un gesto tanto spietato e crudele.
La sensazione di immobilismo, a circa un anno dal tragico evento, crea gelo e paura, unita a sconforto. Non saranno le risposte agli interrogativi “chi lo ha ucciso?”, “perchè lo ha ucciso?”, “con quale scopo?” a ridare pace ai familiari e a tutti coloro che hanno perso la gioia di avere accanto un uomo e un professionista eccellente come l’Avvocato Pagliuso, ma saranno queste risposte a dare sicurezza, fiducia e senso di giustizia a tutti coloro che, in una realtà territoriale obiettivamente complicata, lottano nel quotidiano con le sole armi della lealtà, del sacrificio e della rettitudine. Quel nove agosto dello scorso anno Pagliuso si trovava nel giardino di casa. La vittima era ancora all’interno della sua autovettura con la quale stava rincasando, quando una persona si e’ avvicinata e gli ha sparato alcuni colpi d’arma da fuoco. Il delitto sarebbe avvenuto intorno alle 22,30, ma solo intorno alle 3,30 del giorno dopo, rientrando, i familiari di Pagliuso trovarono il cadavere nell’auto ed diedero l’allarme. Francesco Pagliuso, noto e stimato professionista, segretario della Camera Penale di Lamezia Terme, nonostante la sua giovane età era considerato tra i più valenti penalisti italiani e, già da diversi anni, si occupava di casi importanti e seguiva i processi che riguardavano la criminalità organizzata.