Lamezia: Ruberto(Uil-Fp), “incarichi comune non condivisibile nella forma”

Lamezia Terme – Riceviamo e pubblichiamo una lettera redatta dal Segretario Regionale della UIL-FPL Calabria Bruno Ruberto, ed inviata alla Commissione Prefettizia e per conoscenza al Segretario Generale e d a tutti i Dirigenti del comune di Lamezia Terme e con la quale “contesta” attraverso osservazioni e rilievi il conferimento incarichi ai dirigenti dell’Ente.
“Preg.ma On.le Commissione Prefettizia, la UIL-FPL Calabria e Capoluogo ritiene doveroso osservare alcune incongruenze contenute nel conferimento degli incarichi dirigenziali di cui alle “disposizioni” Prot. N° 84626 del 29.11.2017 e alla successiva integrazione Prot. N° 85100 del 30.11.2017, recentemente pubblicati in Amministrazione Trasparente sul sito del Comune.
Pur consapevoli delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di conferimento di incarichi dirigenziali, con sconcerto e meraviglia non si comprende come l’assegnazione disposta dalle SS.LL. possa risultare in netto contrasto con le previsioni normative, regolamentari e della vigente macrostruttura, salvo non sussistano condizioni di pregiudizio in atto nei confronti del Segretario Generale e dei Dirigenti previste dall’art. 143 comma 5 del D.Lgs. 267/2000, che a quanto pare, però, non vengono formalmente riportate.
Immaginiamo che la “radicale” seppur parziale rotazione dei dirigenti, sia frutto di uno specifico indirizzo dato alla struttura di segreteria generale e affari istituzionali che ha tecnicamente predisposto gli atti in argomento, successivamente firmati da codesta On.le Commissione, che risultano nel merito, nella forma e nella sostanza erronei e fuorvianti.
Con profondo rispetto ma con ferma determinazione, non possiamo condividere che venga con superficialità, alterato l’assetto organizzativo previsto dalla macrostruttura approvata con Delibera di G. C. N° 362/2012 e modificata con Delibera di G.C. N° 391/2016, attraverso “disposizioni”, e non decreti di attribuzione di incarichi dirigenziali, giusto il vigente regolamento sull’ordinamento generale degli uffici e dei servizi, con le quali vengono assegnati 13 Settori, anziché gli 11 attuali statuiti nell’allegato “B”, alimentando una ulteriore confusione nell’organizzazione generale dell’Ente, con evidente disorientamento del personale dipendente, già provato dagli eventi e dalle precarie condizioni lavorative provocate dalla continua transitorietà di riferimenti certi.
Inoltre si segnala che, sebbene le fonti normative (D.Lgs. 267/2000 e D.Lgs. 165/2001) prevedano criteri di competenza professionale, attitudinali, capacità ed esperienze già acquisite e dei risultati conseguiti, la rotazione dirigenziale disposta appare oltremodo iniqua e improvvisata, non corrispondente alle conoscenze e alle competenze professionali, oltre ad evidenziare una palese sperequazione degli incarichi assegnati che vedono un gravoso 90% dei settori attribuiti alla D.ssa Aiello e all’Avv. Belvedere, e solo il restante 10% conferito al Dott. Zucco, escludendo incomprensibilmente e inopinatamente il Segretario Generale (neanche menzionato, tra l’altro, nelle disposizioni) da qualunque incarico dirigenziale e tenendo solo in considerazione che la D.ssa Bambara è prossima al pensionamento.
La UIL-FPL rileva con particolare preoccupazione che importanti unità operative come l’Albo Pretorio, l’URP etc…, non vengano anch’essi neppure menzionati, creando un vuoto gestionale di notevole gravità.
Nonostante la stessa Commissione abbia manifestato pubblicamente la strutturale esigua dotazione dirigenziale, restiamo fermamente convinti che la valorizzazione delle professionalità e l’interscambiabilità dei dirigenti va ponderata con un’attenta programmazione, che deve assicurare il buon andamento e la continuità dell’azione amministrativa atta a garantire la qualità delle competenze professionali per lo svolgimento di particolari attività specifiche.
Diventa veramente difficile comprendere una rotazione dei dirigenti che viola i dettami dell’art. 23 della legge 31 dicembre 2012, n. 247 – con riferimento agli uffici legali interni alle Amministrazioni pubbliche – che al comma 2 prevede, «…la responsabilità dell’ufficio è affidata ad un avvocato iscritto nell’elenco speciale che esercita i suoi poteri in conformità con i principi della legge professionale.». Tenuto conto che la legge professionale ha carattere speciale (cfr Tar Lombardia sent. N. 1608/16), appare molto banale rilevare che il Settore affari legali del Comune di Lamezia Terme non può essere assolutamente assegnato ad una generica dirigenza amministrativa, come conferito alla D.ssa Aiello, in quanto, di fatto, non è Avvocato e risulta priva dell’iscrizione all’elenco speciale e pertanto non abilitata all’esercizio delle funzioni previste in capo al Settore legale.
Pur volendo considerare una prevedibile forma di “rinnovamento” nell’attribuzione degli incarichi dirigenziali, che fa intravedere un evidente messaggio di discontinuità, al momento oggettivamente pregiudizievole, assolutamente non condivisibile nella forma, ma certamente auspicato dalla UIL-FPL con il ripristino della correttezza, nella sostanza, siamo certi e fiduciosi che le SS.LL. abbiano già valutato l’incremento della dotazione organica dirigenziale per come previsto dalla norma in materia, considerata l’urgenza di definire un assetto organizzativo/gestionale in grado di coprire la carenza di figure apicali tecniche ed amministrative della complessa struttura dell’Ente.
La UIL-FPL Calabria e Capoluogo, per quanto sopra evidenziato, ritiene urgente chiedere la sospensione dell’esecutività delle citate disposizioni e, conseguentemente una equa rivisitazione dell’assegnazione delle funzioni degli incarichi dirigenziali, tenendo conto dei rilievi e delle osservazioni facilmente verificabili, al fine di evitare una inopportuna esposizione delle SS.LL. che potrebbe ledere l’immagine e il prestigio professionale del delicato incarico ricoperto, a causa dell’emanazione di atti viziati nella forma e nella sostanza, per come verosimilmente predisposti dall’apposita struttura di Segreteria Generale, che a quanto pare, non ha garantito il pedissequo rispetto dei regolamenti vigenti nell’Ente in particolare e della previsioni giuridiche in generale.
Si coglie l’occasione per rinnovare la richiesta di incontro, al fine di attivare un confronto corretto e approfondire aspetti organizzativi e gestionali altrettanto rilevanti.
In attesa di riscontro, si porgono distinti saluti.
IL SEGRETARIO REGIONALE
Bruno Ruberto*
* Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi dell’art. 3, comma 2, del decreto legislativo n. 39 del 1993