Lamezia: presentato il progetto “Osservatorio delle Due Sicilie”

Lamezia Terme – Presentata oggi, presso la sede dell’Archivio di Stato, Sezione di Lamezia Terme, nel corso di una conferenza stampa, l’iniziativa a scopo didattico ideata e portata avanti dall’Associazione “Osservatorio delle Due Sicilie” dal mese di Gennaio 2018, intitolata “Briganti, perché? Alla ricerca delle cause sociali del brigantaggio post-unitario”.
L’iniziativa è rivolta alle scuole, nello specifico, in forma sperimentale, al Liceo “Tommaso Campanella”, e si basa sulla formula “alternanza scuola-lavoro”; a spiegare il progetto sono stati l’arch. Alessandro Malerba, Presidente Associazione “Osservatorio delle Due Sicilie”, l’Ing. Carlo Bernardo, Responsabile progetto, la dott.ssa Maria Carmelina Macrì, Responsabile Sezione Archivio di Stato di Lamezia T., il Prof. Ruberto Giuseppe, ricercatore di archivio e la dott.ssa Bartoletta, Funzionaria archivista.
“Lo scopo di questa conferenza – ha spiegato Malerba – “è di far diffondere, e conoscere, questa iniziativa”. Ha illustrato, dunque, quelle che sono le caratteristiche del progetto, “basato su tre pilastri, quello dell’associazione, l’Archivio di Stato e la scuola, con il Liceo “T. Campanella”. Abbiamo pensato di concentrarci su una scuola, e iniziare un processo un po’ più completo. Andare alla fonte di questi fatti. Quale migliore fonte se non quella dell’Archivio di Stato. È importante imparare e sapere che ci sono delle fonti attendibili.Noi abbiamo una grande storia, che vogliamo far uscire fuori”.
L’obiettivo è di declinareil percorso obbligatorio dei licei proponendo una esperienza di ricerca archivistica presso l’Archivio di Stato, in particolare sul tema delle motivazioni che sottendono alla base dell’insorgere del cosiddetto “brigantaggio post-unitario”. Dai documenti esaminati, i giovani potranno valutare la consistenza del fenomeno, le cause che determinarono il fenomeno, le problematiche sociali connesse e la relazione con le vicende storiche nazionali.
L’Ing. Carlo Bernardo spiega in maniera più tecnica il progetto alternanza lavoro, e le competenze spendibili nel mondo del lavoro.
Presente anche il Prof. Giovanni Martello, Dirigente scolastico del Liceo “T. Campanella”, per il quale fondamentale è l’approccio con il documento. “Penso che la cultura debba tanto al Meridione e noi dobbiamo vantarci di questo. L’istruzione da sola non basta, ci vuole il cuore, altro tipo di intelligenza, empatica. Questa iniziativa, da vedere come un’occasione ed un’opportunità per conoscere il mondo del lavoro”.
Alcuni ragazzi, ai quali viene riconosciuto dai presenti grande senso di responsabilità, hanno fatto delle letture su qualche atto. “I ragazzi stanno schedando questi documenti che vengono dai vari uffici statali, che dopo qualche anno smettono di avere valore legale e cominciano ad avere valore storico”, spiega la dott.ssa Macrì. “Sono sentenze della Corte d’Appello di Catanzaro, con particolare interesse con il Governo post-unitario. Abbiamo anche la sorveglianza su questi documenti. Anche sull’eliminazione, insieme alla Direzione Generale degli Archivi. Qui possiamo verificare la veridicità di quello che è scritto nei libri. Questo è il terzo progetto che facciamo: uno è in corso con il Liceo Classico”. E aggiunge, “con questo progetto abbiamo finalmente la possibilità di far conoscere e valorizzare l’Archivio con tutti i tesori che ha”.
Insieme hanno spiegato che “l’obiettivo di questo progetto è di far riacquistare identità culturale e consapevolezza ai giovani della nostra città, avvicinandoli alle problematiche inerenti le condizioni del Mezzogiorno e del suo sviluppo, arrestatosi da oltre 155 anni, e studiare così le cause del divario con il resto del Paese, che aumenta sempre più. Si spera dunque di contribuire a formare una categoria di persone motivate, entusiaste, alle quali indicare la strada per un riscatto del territorio che li ponga in una situazione di non sudditanza rispetto ad altre zone del Paese”.

Paola Gallo