Lamezia: Grandinetti ha l’obiettivo di candidarsi alla guida della città

Lamezia – “Il Comune di Lamezia non ha ancora provveduto ad adempiere a quelle che sono state le decisioni del TAR”, lo ha annunciato questa mattina il Presidente dell’associazione Ti.Gi., Francesco Grandinetti, nel corso di una conferenza stampa presso gli uffici di via Nazario Sauro, spiegando gli aspetti tecnici per i quali il Comune è incorso in difetto. Ma oltre ha spiegare gli aspetti tecnici di questo ritardo comunale Grandinetti ha lasciato trasparire l’idea di candidarsi alle prossime elezioni amministrative per guidare la città, anche per procedere ad un riordino amministrativo. Ma soprattutto perché ha spiegato “la gente ha bisogno di qualcuno a cui affidare le proprie sensazioni. Il mio animo è davvero cambiato negli ultimi dieci giorni alla luce di quello che sta accadendo a Lamezia. Catanzaro che dovrebbe gestire le nostre risorse. La programmazione futura di questa città qual è?”.

Sul piano prettamente giudiziario del punto di vista amministrativo Grandinetti ha fatto rilevare che l’Esclusione, ormai è dato, è stata ritenuta illegittima dal Tar, che ha riammesso, perciò, l’associazione Ti.Gi. alla gara: “il TAR ha visto non valide queste motivazioni. Il 6 gennaio 2018 ha pronunciato sentenza definitiva dando ragione all’associazione Ti.Gi.”.
Grandinetti, non avendo avuto alcun riscontro, manifesta il suo disappunto, e dichiara: “noi chiaramente a queste condizioni non ci stiamo. Non in un regime di proroga, nell’illegittimità. È impossibile mantenere i lavoratori assunti. Secondo, c’è qualcosa che deve andare al di là. Io lo sto dicendo da maggio, da tanto tempo che ci sono state una serie di illegittimità. Una settimana fa avevo chiesto un incontro al dott. Ceccherini. Io non mi sento l’ultimo arrivato in questa città, ma questo è un momento di solitudine per me”, e sottolinea, “noi manderemo una lettera comunicando che non vogliamo più subire questa proroga. Siamo arrivati a oltre 22.000 euro da quando c’è stata questa proroga”, e dunque individua esserci “elusione del giudicato”. “Queste proroghe sono illegittime. Noi stiamo subendo queste proroghe”.
Infatti, ha precisato che l’associazione Ti.Gi. nonpercepisce un euro da giugno dell’anno scorso, “mai ricevuto un euro ed abbiamo seguito ogni manifestazione gratuitamente”, garantendo anche il servizio di sicurezza attraverso l’assunzione di n.4 addetti, ai quali ora non può più assicurarequel lavoro.
Ma l’anomalia ritenuta veramente assurda è nella fattispecie costituita dal responsabile del procedimento, Francesco Costanzo: colui che dovrebbe annullare di fatto la gara, è il funzionario comunale che figura come proponente nella gara stessa, “stanno annullando una gara, di fatto, di un anno fa. Quindi, Costanzo e Aiello avevano sbagliato all’epoca”.
Nei fatti, “con un provvedimento annullerebbero per vizi la gara all’origine”, accusa Grandinetti, “la gara è annullata, con motivazione principale che la delibera non era competenza della Giunta ma del Consiglio”; altra motivazione è la non disponibilità dei teatri, “ma non è vero. La questione era cominciata già prima dell’arrivo dei Commissari. In tutti i casi stanno eludendo un atto giudicato da un Ente, la sentenza del TAR. Secondo, non sapendo uscirne, stanno trovando un modo per ammontare tutto”.
Rivolge poi un invito ai Commissari per un incontro. “Vorrei spiegarlo ai Commissari. Non c’è niente di lineare in questo iter. Costanzo prima ti difendi e poi? E se è vero devi pagare i danni. Nella gara noi avevamo anche la stagione teatrale. Non solo non stanno seguendo un ordine ma hanno trovato un modo per eluderlo”.
Precisa anche “poi c’è Ama Calabria che a trattativa privata ha avuto la gestione della Prosa. Richiesta fatta tre giorni dopo l’esclusione dalla gara”.

Paola Gallo