Lamezia: emessa sentenza condannata per ricettazione

Lamezia Terme – Il tribunale ordinario di Lamezia Terme –ufficio Gip/Gup-, nell’udienza del 26 febbraio, su richiesta di patteggiamento avanzata dalla difesa, con il consenso del procuratore capo, Salvatore Curcio (presente in aula), ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di Rosanna Notarianni, 30 anni, ritenuta colpevole dei reati di ricettazione ed utilizzo fraudolento di mezzi di pagamento.
Le indagini del caso erano state avviate nell’ottobre del 2016 dal nucleo mobile del gruppo della guardia di finanza di Lamezia Terme al comando del tenente colonnello Fabio Bianco, a seguito della ricezione di una denuncia presentata da un cittadino che aveva subito un furto, a mezzo del quale gli era stato trafugato un marsupio dall’interno della sua autovettura, appositamente danneggiata nel mentre era posteggiata presso il lungomare Falcone Borsellino, di Lamezia Terme.
Tra le cose rubate vi era anche un bancomat ed il relativo codice pin che venivano immediatamente utilizzati dai malfattori per effettuare un prelievo di 600,00 euro presso uno sportello automatico di via Aldo Moro.
I finanzieri, quindi, acquisivano immediatamente le immagini registrate dalle telecamere della video sorveglianza dell’istituto bancario, attraverso le quali riuscivano a stabilire che la persona che aveva effettuato il prelievo con la carta bancomat della vittima era la Notarianni Rosanna, gia’ nota agli investigatori in quanto figlia di esponente di rilievo dell’omonimo gruppo ‘ndranghetistico di Lamezia Terme, meglio noto con lo pseudonimo di “pilosci”.
In esito alle preliminari indagini svolte dalle fiamme gialle, il sost. Procuratore Giulia Maria Scavello disponeva la perquisizione presso l’abitazione della donna, a seguito della quale la guardia di finanza rinveniva un‘altra serie di oggetti proventi di pregressi furti, commessi in tempi diversi sul territorio lametino, sempre mediante danneggiamento di autoveicoli in sosta e, tra le cose sequestrate, anche indumenti sportivi provento di una rapina effettuata pochi mesi prima a danno di un corriere espresso.
Il tribunale di lamezia terme, pertanto, accogliendo la richiesta di patteggiamento avanzata dall’imputata, difesa dall’avvocato Leopoldo Marchese, ha condannato Rosanna Notarianni per i reati di ricettazione ed utilizzo fraudolento di mezzi di pagamento, con il vincolo della continuazione e riconosciute le attenuanti generiche, alla pena di anni uno e mesi otto di reclusione, 1.000 euro di multa, con sospensione condizionale della pena. inoltre, la Notarianni e’ stata condannata a rifondere le spese legali sostenute dall’unica persona offesa su sette costituitasi parte civile, per un ammontare di 1.920,00 euro.

,