Lamezia: S.Antonio rinnovata la tradizione del cero votivo

Lamezia Terme – Anche quest’anno nella vigilia di Sant’Antonio è stato acceso il cero davanti alla statua del Santo, alla presenza di autorità civili e militari. Alla cerimonia ha partecipato anche la terna commissariale e il neo deputato Domenico Furgiuele. E stato proprio il commissario Alecci ad accendere il cero: ”Gloriosissimo Santo dei miracoli Antonio da Padova, io sindaco di questa città, prostrato dinanzi a questa sacra immagine, offro il cero votivo in segno di ossequioso tributo e di grande venerazione. In voi o caro santo riponiamo la nostra piena fiducia per ottenere l’aiuto di Dio nelle tempeste della vita. Degnatevi di accettare il governo di questa popolazione da voi sempre amata”.
“Il cero come simbolo dello scambio di responsabilità tra la Comunità dei frati cappuccini e l’amministrazione” spiega Padre Ammendola, Ministro provinciale dei frati minori cappuccini di Calabria, durante la sua omelia. “Che cosa significa accendere un cero? Che ha anche una durata. Il cero rimane e la sua fiamma anche, e per un anno intero ardera’davanti Sant’Antonio”. E prosegue “Chi era Sant’Antonio? Visse fino a 36 anni come promotore della fede in Dio e della giustizia e del Vangelo. Perché la verità cammina in coppia con la giustizia. I principi del Vangelo sono principi universali. Tutti sono destinatari della parola di Gesù. DIO vuole che tutti gli uomini siano salvi. Per questo ha sacrificato suo figlio Gesù “.

Paola Gallo