Omicidi Perseo: processo di appello, una assoluzione e 2 condanne

Lamezia Terme – E’ arrivato alle battute finali il processo di appello del processo Perseo filone omicidi, pendente dinanzi alla Prima Sezione della Corte di Assise di Appello di Catanzaro nei confronti di Franco Trovato, Vincenzo Arcieri e Antonio Voci. Oggi hanno discusso i difensori di Vincenzo Arcieri, condannato all’ergastolo perchè ritenuto responsabile dell’omicidio di Pietro Pulice avvenuto nell’ottobre del 2005 a Lamezia Terme. Infatti questa mattina i Giudici di appello hanno emesso la sentenza con la quale è stato ribaltato il giudizio di primo grado. I giudici hanno cancellato due ergastoli cancellati ed assolo un imputato. Ad essere stato assolto è stato Franco Trovato, scagionato “per non aver commesso il fatto” (in primo grado era stato condannato all’ergastolo), mentre è stata emessa una condanna a 28 anni di carcere per Vincenzo Arcieri (in primo grado anche lui condannato all’ergastolo). Confermati i 28 anni di carcere per Antonio Voci.
Quasi del tutto ribaltata, dunque, la sentenza della Corte d’assise di Catanzaro che pronunciò il verdetto per quattro imputati (per Giancarlo Chirumbolo giunse l’assoluzione già nel primo grado) contro i quali il pm Elio Romano aveva chiesto l’ergastolo per tutti.
Il processo (relativo al filone degli omicidi dell’operazione Perseo) ha riguardato l’omicidio di Pietro Pulice (trovato carbonizzato nel cofano della sua auto il 2 ottobre 2005 in contrada Crozzano, a ucciderlo sarebbe stato il pentito Savero Cappello); di Bruno Cittadino, (ucciso il 30 luglio del 2008 in via Duca D’Aosta, l’esecutore materiale sarebbe stato il pentito Francesco Vasile); di Nicola Gualtieri, “coccodrillo”, deceduto a dicembre del 2010 dopo essere stato in coma all’ospedale di Catanzaro (l’esecutore sarebbe stato il pentito Luca Piraina mentre alla guida dell’autovettura dei killer quella sera c’era, per sua stessa ammissione, il pentito Francesco Vasile) e di Giuseppe Chirumbolo (freddato la sera del 31 marzo 2010 mentre rientrava a casa in via Salvatore Miceli e anche in questo caso il killer sarebbe stato Francesco Vasile).
Gli imputati erano accusati di aver avuto ognuno un ruolo negli omicidi, in particolare: Vincenzo Arcieri (avrebbe portato sul luogo Pietro Pulice dove poi è stato ucciso); Franco Trovato (avrebbe messo a disposizione un magazzino ai killer di Giuseppe Chirumbolo); Antonio Voci (avrebbe messo a disposizione l’auto utilizzata per l’omicidio di Nicola Gualtieri). Gli imputati erano difesi dagli avvocati Francesco Gambardella e Salvatore Stainano (per Trovato), Vincenzo Galeota (per Arcieri), Luca Cianferoni (per Voci). Contro gli imputati in particolare puntarono il dito diversi collaboratori di giustizia. Il collegio difensivo era composto dagli Avvocati Aldo Ferraro, Vincenzo Galeota, Francesco Gambardella, Salvatore Staiano, Luca Cianferoni.

 

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