Lamezia: accusati di lesione e oltraggio a pubblico ufficiale, assolti

Lamezia Terme – Sono state assolte tre persone dall’accusa di resistenza, lesioni ed oltraggio a pubblico ufficiale. Lo ha deciso il giudice del Tribunale lametino, Rossella Prignani, al termine del processo che ha visto, appunto protagonisti i componenti di una famiglia lametina, B.B., G.B. e E. B. che erano stati rinviati a giudizio perché “in concorso tra loro usavano violenza al fine di frapporsi ad un controllo di Polizia, avventandosi contro gli Agenti della Polizia di Stato, colpendoli con calci e spintoni, provocandogli lesioni, refertate al locale Pronto Soccorso e perché, sempre in concorso tra loro, offendevano l’onore ed il prestigio dei pubblici Ufficiali apostrofandoli con una serie di epiteti ingiuriosi”. Ora sono stati dai tre dai capi di imputazione che gli venivano contestati:

I fatti risalgono all’ottobre del 2010, quando durante un controllo da parte di due agenti di polizia, nella zona tra via dei Giardini e via Oberdan, avevano fermato due giovani.
Secondo gli inquirenti, uno dei due ragazzi sarebbe andato subito in escandescenza ed alla vista dei parenti si era denudato da solo. Giunti sul luogo, il padre e la sorella del giovane avrebbero iniziato ad offendere i militari e avrebbero cercato di frapporsi alla perquisizione. Da lì, sarebbe seguita una colluttazione con i militari rimasti feriti che avevano portato poi in Commissariato il giovane per la perquisizione, denunciando a piede libero i parenti per l’aggressione, le offese e le lesioni subite.
Secondo la difesa dei tre, rappresentata dall’avvocato Giancarlo Nicotera, il giovane sarebbe stato fatot denudare durante la perquisizione, rimanendo senza maglietta e con i pantaloni abbassati. I parenti, avrebbero quindi obiettato i modi di perquisizione, perché avrebbero offeso la dignità ed il decoro del ragazzo. La difesa ha contestato poi che non ci sarebbe stata alcuna offesa né aggressione.
Nel corso del dibattimento, alcuni testimoni avrebbero confermato la tesi difensiva. La Pubblica accusa rappresentata dal dottor Vincenzo Cardamone nella sua requisitoria ha chiesto la condanna dei tre imputati per il reato di oltraggio, chiedendo l’assoluzione per gli altri capi di imputazione. La parte civile, rappresentata dall’avvocato Maria Bonaddio, ha chiesto invece la condanna degli imputati per i reati di violenza, lesione ed oltraggio a pubblico ufficiale, con annessa richiesta di risarcimento danni a favore dei due poliziotti. Per quanto riguarda la difesa, l’avvocato Nicotera ha chiesto l’assoluzione dei suoi assistiti ritenendo “che era stato provato pienamente che nessun reato era stato consumato dagli imputati che, a loro volta, si erano trovati dinanzi ad una perquisizione che per forme e modi era del tutto arbitraria ed illegittima e che nessuna offesa o aggressione essi avevano mai consumato”.
Il Tribunale di Lamezia Terme, sezione Penale, presieduto dalla dottoressa Rossella Prignani, ha assolto i tre imputati per tutti i tre capi di imputazione a loro ascritti.

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