Comunali Lamezia: D’Ippolito e Morra del M5S discutono di “moralità pubblica”

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-di Claudia Strangis
Lamezia Terme – Moralità pubblica come “fondamento del Movimento cinque Stelle” e tema del dibattito, nella centralissima Piazza Mazzini, che ha visto protagonisti il candidato a sindaco del Movimento, Giuseppe D’Ippolito, e il portavoce al Senato Nicola Morra. Lo spunto per discuterne sono stati i due casi, alla ribalta della cronaca da qualche mese, delle due fondazioni “Calabria Etica” e “Calabresi nel Mondo”. Dopo un excursus sulle vicende che hanno interessato Lamezia e soprattutto i politici a capo degli enti in house, Pasqualino Ruberto e Pino Galati, D’Ippolito ha fatto distinzioni tra i due casi. Pur condannando, infatti, i metodi utilizzati per procedere alle assunzioni effettuate da “Calabria Etica”, “con tempistiche sospette a ridosso delle elezioni regionali e amministrative” e “solo per creare consenso elettorale”, “le vere vittime sono – ha spiegato D’Ippolito – i lavoratori”. Il candidato del Movimento ha spiegato che a loro si rivolgono “per potergli ridare la dignità del lavoro”, anticipando di voler chiedere al commissario regionale “il completamento dei progetti affinché coloro che erano assunti, continuino a lavorare”, specificando che “ci sono sì i dirigenti con i maxi stipendi da 70mila euro ma ci sono anche lavoratori ‘normali’ con stipendi da 700 o 1000 euro”, paragonando la loro situazione a quella dei lavoratori Infocontact, “entrambi lasciati soli”. D’Ippolito ha garantito di voler mantenere alta l’attenzione e il loro supporto sia a livello nazionale, sottoponendo la questione al Governo, che a livello europeo.

Giuseppe D'Ippolito e Nicola Morra

Giuseppe D’Ippolito e Nicola Morra

Altro discorso per la fondazione di Pino Galati, “Calabresi nel mondo”, “caso eclatante ed emblema della mala politica, dove a comparire sono i nomi della intellighenzia lametina”. D’Ippolito è lapidario quando afferma che per lui non si tratta tanto di “inciucio quanto di cogestione del potere” paragonando, poi, la questione al caso di “Why not”. Il senatore grillino dà manforte al candidato del Cinque Stelle rincarando la dose sulle fondazioni e definendole “strumenti attraverso i quali la politica ha razziato le casse regionali”. Sulla questione moralità e trasparenza, Morra sostiene che “il paese rinascerà solo con basi di rinascita morale e con persone specchiate e pronte al confronto” e ha affermato che “si tratta di una guerra di trincea nella quale è necessario avvicinare alla politica, persone che se ne sono allontanate”. Supportando la candidatura a primo cittadino di Giuseppe D’Ippolito, il portavoce al Senato del Movimento ha poi affermato “è lui quello che ci vuole, soprattutto negli enti che spendono, poiché è necessario avere scrupolo, zelo e capacità di analisi”.