Comunali Lamezia: Grandinetti, “rappresento la discontinuita’”

Francesco Grandinetti

Francesco Grandinetti

di Claudia Strangis

– Lamezia Terme – Francesco Grandinetti si propone come l’uomo della discontinuità. Questa mattina, infatti, dal palcoscenico del Teatro Umberto ha di nuovo rilanciato l’idea di ricostruire una città che la vede al centro della Regione Calabria. Un rinnovamento che lui stesso vuole incarnare. Non sono mancate, infatti, critiche ad esponenti politici lametini che, in questi anni, sono stati protagonisti della scena politica e come bersaglio, dopo Pino Galati e Franco Talarico, Grandinetti ha scelto questa volta Doris Lo Moro. La senatrice, che ha tirato le fila della politica lametina in quest’ultimo mese, è stata aspramente criticata da Grandinetti che di lei ha detto sarcasticamente: “è stata nominata da Dio per essere la regina della città”.

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L’accusa che le ha rivolto è stata quella di aver voluto imporre le proprie decisioni sulla scelta dei candidati, una scelta che ha pagato cara con la sconfitta di Richichi alle primarie di domenica scorsa. “Aria nuova e spazio che i vecchi politici dovrebbero lasciare ai giovani” è questo l’appello di Grandinetti che intima a “questi personaggi politici che si nascondono dietro ai candidati a sindaco” di “tornare a Roma a sedersi sulle loro poltrone” perché avrebbero fatto ormai il loro tempo, utilizzando come metafora della vita politica cittadina una delle scene più famose de “Gli Onorevoli” con il “do ut des” spiegato a Totò. Da un punto di vista prettamente programmatico, Grandinetti ha ribadito i punti cardine della sua linea politica che partono, appunto, dal rilancio della città che passa dal turismo, alle terme, dalla metropolitana ma anche e soprattutto dall’implementazione della sanità lametina, con il passaggio del nostro ospedale da “spoke” ad “hub”. Questioni già affrontate, ma che Grandinetti ha voluto ribadire pubblicamente confermando la sua determinazione a rappresentare un punto di rottura con il passato e quindi di non essere uno dei soggetti politici che possa rappresentare la continuità con chi ha amministrato fino ad oggi. Chiaro il riferimento alla giunta Speranza ed a Sel con i quali Sonni sembra dialogare. Una considerazione politica, quella di Grandinetti, che ha richiamato l’attenzione di Sonni, presente all’incontro.

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Dalle retrovie, quindi, Sonni a sorpresa, ha invaso il campo di Grandinetti, su invito dello stesso protagonista della scena. Infatti, nessuno immaginava che “Città Reattiva”, attraverso il suo candidato a sindaco Tommaso Sonni, potesse intervenire, pur sempre su invito, “occupando” la scena a Francesco Grandinetti che, dal palco del Teatro Umberto, stava esponendo il perché della sua discesa in campo e le linee programmatiche della sua campagna elettorale in vista delle comunali del 31 maggio, con il chiaro intento di interpretare l’interruzione con Speranza.
Sonni, interloquendo con Grandinetti, ha precisato che lui non ha nessun rapporto con la vecchia Giunta, con Sel e che lui rappresenta la discontinuità con il passato. Una manifestazione quella di Grandinetti che si è conclusa con un gesto di solidità nei confronti della famiglia dell’imprenditore che si è tolto la vita qualche me e fa invitandola a salire sul palco ed alla quale ha manifestato di nuovo la sua solidarietà e criticando ancora una volta il modo di operare di coloro i quali sono incaricati di riscuotere le tasse e poi ha ricordato la costituzione del comitato “Cento Candele”.

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