Ballottaggi: Oliverio, vincere per riaccendere motore Mezzogiorno

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Lamezia Terme “Domenica scorsa il Pd e il centrosinistra hanno ottenuto un risultato largamente positivo in tutto il Paese, nelle regioni e anche nei piccoli e grandi centri, a cui ha contribuito in maniera determinante il Mezzogiorno in cui, forse per la prima volta nella storia del Paese, oggi tutte le regioni sono guidate dal Pd e dal centrosinistra. Un dato di grande rilievo politico, che esprime una forte domanda di cambiamento del Mezzogiorno e verso il Mezzogiorno. Una domanda che chiede un deciso cambio di passo all’Europa e al Paese”. Lo ha detto a Lamezia Terme il presidente della Regione, Mario Oliverio. ” Attenzione: parlo di Paese – ha precisato – e non di Governo, perche’ se non si riparte dal Mezzogiorno, il Paese non ripartira’. Ecco perche’ bisogna riaccendere con determinazione i motori del Mezzogiorno attraverso politiche che siano ancora piu’ determinate e forti. Mi riferisco, in modo particolare, alle politiche europee e credo che, in tal senso, vada incoraggiata la linea che sta mantenendo Matteo Renzi di chiedere una inversione di tendenza all’Europa in assenza della quale non si fanno grandi passi in avanti. Bisogna passare da una politica tutta incentrata sulla quadratura dei bilanci e sul rigore ad una politica di espansione e di investimenti. Il Mezzogiorno, in questo senso, puo’ rappresentare una grande risorsa verso la quale volgere lo sguardo. Fare questo significa anche ricollocare il nostro Paese in una dimensione piu’ ampia che e’ quella del Mediterraneo e, in particolare, della riva sud del Mediterraneo. Il voto di domenica scorsa – ha aggiunto – ci ha detto in maniera chiara ed inequivocabile che il Mezzogiorno si propone come risorsa al servizio dl Paese. Ora dobbiamo partire da qui. Dobbiamo farlo nelle politiche generali e all’interno dello stesso Mezzogiorno. Per quanto ci riguarda – ha poi detto – siamo impegnati in una sfida difficile in una regione in cui si registra il piu’ alto tasso di disoccupazione e il maggiore ritardo di sviluppo in tutti i campi a cui si aggiunge l’eredita’ di un centrodestra che ha prodotto negli anni passati solo guasti e macerie. Non partiamo da zero ma, addirittura, da sottozero, con i piedi nel fango fino alla cintola e, nonostante tutto, riteniamo di potercela fare con l’aiuto dei territori, degli amministratori locali e delle forze sociali che devono scendere in campo e spingere, tutti insieme e con tutte le proprie energie, verso un cambiamento effettivo che si costruisce giorno dopo giorno, anche se con fatica e sacrifici. Noi stiamo gia’ lavorando in questa direzione non senza resistenze, ostacoli e sgambetti. Il grumo di piccoli e grandi interessi che si sono sedimentati nel corso di questi anni all’ombra della distorsione intervenuta nella distribuzione delle risorse, deve essere disarticolato”.

“La presenza di Luca Lotti a Lamezia Terme rappresenta la spinta della segreteria nazionale del Partito Democratico a sostegno dei candidati del centrosinistra impegnati nei ballottaggi di domenica in Caabria”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale, Antonio Scalzo. “Lotti – ha spiegato – ha avuto modo di ribadire ancora una volta come questa regione sia al centro dell’attenzione del PD nazionale e delle azioni del governo centrale. Un governo che ha a cuore le sorti di una terra chiamata a realizzare il processo di profondo cambiamento atteso dai cittadini calabresi. Il sottosegretario ha sottolineato la volonta’ del governo Renzi di attribuire un ruolo fondamentale, nello scenario della portualita’ e della logistica dell’Italia del futuro, alla grande realta’ di Gioia Tauro. Il porto deve diventare davvero il baricentro economico del Mezzogiorno e del Paese nel bacino del Mediterraneo. Si tratta di un passaggio fondamentale per consentire alla Calabria di voltare pagina rispetto al passato e di intraprendere la strada del pieno sviluppo sociale ed economico. Ma la responsabilita’ del futuro della nostra regione, e anche questo e’ stato rimarcato da Lotti, e’ nelle mani della classe dirigente calabrese che, senza alibi ma con la piena consapevolezza dei propri mezzi, deve rispondere alle aspettative dei cittadini con atti concreti. In questo senso – ha concluso Scalzo – sara’ fondamentale la partita della nuova programmazione europea 2014-2020 che rappresenta forse l’ultima occasione per cambiare il volto del nostro territorio e per consegnare ai nostri figli una Calabria migliore, proiettata verso le sfide di un mondo che sta conoscendo una nuova e ben piu’ radicale globalizzazione”.