Russia: mette in dubbio indipendenza Lettonia, Estonia e Lituania

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Mosca – In una mossa potenzialmente tesa ad alimentare ulteriormente la tensione tra Russia e Occidente, la procura generale di Mosca ha deciso di aprire un’inchiesta sulla legalita’ della concessione dell’indipendenza nel 1991 alle ex tre repubbliche sovietiche baltiche, Lituani, Estonia e Lettonia. Tre Stati sovrani che fanno parte della Nato dal 2004 e con i quali Mosca deve stare molto attenta a non innescare una crisi molto piu’ pericolosa di quella con l’Ucraina. In caso di contestazioni o minacce i tre Paesi potrebbero invocare l’art. 5 dell’Allenza e chiedere la protezione di tutti i Ventotto Paesi della Nato. Ad avviare la rischiosa inchiesta sono stati due deputati della Duma del partito Russia Unita del presidente Vladimir Putin secondo i quali l’indipendenza venne riconoscita il 6 settembre 1991 da “un organo incostituzionale”, Il Consiglio di Stato dell’allora Urss. L’iniziativa dei due deputati e’ stata pero’ disconiuta dal ministro degli Esteri, Serghei Lavrov: “So solo abbiamo relazioni diplomatiche e convenzioni tra Stati (sovrani) con i Paesi baltici”, ha tagliato corto il capo della diplomazia russa.