Sud: D’Ascola (Ap), ridare centralita’ al Mediterraneo

Nico D'Ascola

Nico D’Ascola

Lamezia Terme – “Il rapporto Svimez conferma il fallimento delle politiche economiche destinate al Mezzogiorno che non piu’ essere considerato piu’ solo un peso, ma ha bisogno di strategie di sviluppo, investimenti ed infrastrutture. L’attuale situazione del Sud e’ frutto di un meridionalismo ipocrita che ha destinato le attivita’ produttive ed economiche al nord ed ha lasciato al Mezzogiorno l’assistenzialismo, aumentando il gia’ profondo divario esistente”. Lo afferma Nico D’Ascola, senatore di Ap-Ncd. ” Nel corso degli anni – spiega – si e’ avviato un processo di disgregazione del Mezzogiorno che la classe politica nazionale e regionale non e’ riuscita per nulla a contrastare. Nel Mezzogiorno alle difficolta’ di competitivita’ dovute a problemi strutturali, si e’ aggiunta la fragilita’ e l’erosione del tessuto produttivo, in particolar modo quello industriale, con la perdita di numerose imprese e aziende che non hanno retto all’ urto di una crisi cosi’ lunga e profonda. E’ importante ridare all’area del Mediterraneo un ruolo di centralita’ geopolitica, attraverso l’investimento nella logistica. Si pensi – dice – al porto di Gioia Tauro, uno scalo che potrebbe dare benessere non solo alla Calabria, ma a tutta l’Italia se assumesse le dimensioni che potrebbe avere, se una certa politica che ha favorito i porti del nord Europa, soprattutto quelli tedeschi e olandesi, fosse controbilanciata da un’iniziativa che si radicasse nel centro del Mediterraneo. E’ necessaria – conclude – una presa di coscienza da parte della politica, sfruttando gli strumenti che a livello europeo gia’ esistono e pretendere non attenzione, ma sostegno vero alle esigenze del Mezzogiorno, altrimenti le conseguenze potrebbero essere davvero incontrollabili a causa di una decrescita che non fara’ altro che aumentare i livelli di poverta’ delle popolazioni meridionali”.