Politica: Francesco Ruberto a Oliverio, “il suo governo non ha inciso su Lamezia”

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Lamezia Terme – Il consigliere comunale e provinciale, Francesco Ruberto, traccia un bilancio non roseo del governo Oliverio. Tanti i quesiti avanzati dal consigliere lametino e tanti i temi trattati. Uno su tutti la sanità: “in sanità, è cambiato qualcosa con la gestione Oliverio-Scura ? – si domanda Ruberto ed aggiunge – il governo Oliverio, in questo primo anno, ha inciso sullo sviluppo dell’area lametina e sulla Calabria ?”. Neanche la scelta dei commissari nominati per la sanità ha lasciato soddisfatto Ruberto: “a che servono i tagli sul personale, sulle tecnologia, sulla farmaceutica, ecc, se in Calabria per curarsi occorre sempre andare verso il nord ?”. Il consigliere si chiede anche se la scelta di accorpare Il Pugliese Ciaccio e Mater Domini, nella nuova costituenda Azienda Renato Dulbecco, “determinerebbe una necessaria riduzione della spesa migliorando anche i servizi ai cittadini calabresi”. Su Lamezia, il consigliere Ruberto attacca il governatore, “Lamezia la invoca: Le realtà storiche presenti nel nostro territorio non possono essere svilite”. E l’elenco, secondo Ruberto,  delle “mancanze” di Oliverio per il territorio di Lamezia è lungo, “l’Area industriale per esempio, nulla in questo primo anno di legislatura è stato detto della più grande area industriale del Mezzogiorno. Nessun intervento, ma solo un annuncio: a settembre 2016 apre il Centro Protesi Inai; la Fieragricola , sinonimo di legge regionale disattesa; l’aeroporto: a quando l’aerostazione? Lamezia rimarrà centrale o verrà marginalizzata?;occupazione: Poco è nulla è stato fatto. Il programma Garanzia giovani, teso a favorire l’inserimento nel mondo lavorativo dei giovani da 15 a 29 anni, è poca cosa considerando che la disoccupazione aumenta in Calabria e investe di gran lunga i trentenni, quarantenni e cinquantenni. Ed infine le infrastrutture: gli “annunci di Del Rio su una diminuzione dei tempi di percorrenza nei trasporti ferroviari tra la Calabria e Roma nel 2016 aumentando la velocità dei treni ad oltre 200 chilometri orari non sono sufficienti. Se si ha la volontà di intervenire bisogna iniziare a farlo sull’esistente incrementando i collegamenti giornalieri tra Lamezia e la capitale”.

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