Lamezia: Commissariamento Udc, verra’ presentata denuncia

conferenza-udc-peruginiLamezia Terme – Il recente commissariamento del partito Udc della città di Lamezia Terme, è stato al centro di una conferenza stampa indetta per fare ancora una volta chiarezza sulla vicenda.
A richiamare all’attenzione l’opinione pubblica sono stati il presidente Massimo Sdanganelli, il consigliere Giancarlo Nicotera, il vicesegretario Simone Cicco, gli esponenti Giancarlo e Giuseppe Muraca e Roberto Bonaddio, tutti del Gruppo dirigente storico.
Ed è proprio durante questa conferenza che hanno annunciato il ricorso che verrà fatto a livello nazionale, e che sarà presentato domani alla Procura della Repubblica. Una decisone che è stata presa “anche in seguito anche ai contatti presi con il Segretario Nazionale del partito: “aveva dato rassicurazioni su alcune posizioni che si erano prese ma, purtroppo, l’unica risposta che è arrivata è la soluzione del commissariamento” – dichiara il Presidente Sdanganelli – “Restiamo e non rinunciamo”.
conferenza-udc-perugini1E’ stato ribadito soprattutto “di essere stati commissariati per mezzo mediatico senza mai nessuna comunicazione ufficiale”.
Ad avvalorare la posizione e ad esporre dettagliati chiarimenti, è stato il Consigliere Giancarlo Nicotera: conferma come “abbiamo la necessità di chiarire alcune cose, per far capire alla cittadinanza tutta da quale parte noi stiamo. Che si eviti la confusione. Noi attualmente siamo nella maggioranza e continueremo a difendere l’Amministrazione Mascaro senza in transigere. I nostri ideali sono da sempre quelli che si rifanno alla Democrazia Cristiana, che ha ricostruito il Paese. E noi da quella parte continueremo a rimanere perché riteniamo che la democrazia in un partito sia tutto”.
Secondo quanto afferma ancora Nicotera, il problema sollevato sul tesseramento, che in sede opportuna era già stato denunciato, “non è mai stato tenuto in considerazione né da Roma è stato preso alcun provvedimento”. Sua premura evitare “manovre che mirano ad uccidere le regole democratiche di un partito”.
Una situazione anomala, più volte portata all’attenzione del conferenza-udc-perugini2Commissario Angelo Cera e anche dell’Onorevole Cesa, entrambi nel mese di maggio di quest’anno. “Altra missiva il 28.10.2016, per chiedere di prendere provvedimenti ma da Cesa solo assicurazioni bonarie”, continua Nicotera. “Oltre 1.700 adesioni nell’area di Catanzaro. Non c’è nessuna mia firma” – denuncia il Commissario Provinciale sul tesseramento, che per statuto deve mandare egli stesso gli elenchi controfirmati, uno ad uno, pagina per pagina.
“Chi le ha firmate al posto mio? Il 90% di queste nuove adesioni al partito io non le ho mai viste. Ragion per cui non posso assolutamente garantire la genuinità e la veridicità delle stesse. Chi ha firmato questi elenchi? Io non posso averli inviati perché io non li ho mai visti. L’unico augurio rimane quello di poter avere qualche riscontro magari dopo la conferenza di oggi”.
Quello esposto questa mattina, da parte di tutti, è un richiamo generale da parte loro alla chiarezza e alla verità: “La politica non è una corsa ad apparire di più. Chi ha inviato le adesioni andrebbe espulso. Gli altri non hanno rappresentanza istituzionale. Quello che resta è che noi siamo stati eletti democraticamente. Vogliamo conferenza-udc-perugini3regole democratiche. Questo tesseramento potrebbe anche avere conseguenza penali. Contestiamo tutto quello che deriva da questo tesseramento. Dopo avere aspettato oltre ben sei mesi ci autosospendiamo per dare un segno di protesta. Un alto numero di dirigenti lo fa per la tutela della democrazia: oltre cento persone, denunciano e si autosospendono. Per noi, la cosa più imbarazzante è questo silenzio assoluto. Eppure tutta una classe dirigente rimane legata da sempre allo scudo crociato. Nessun bavaglio ci fermerà. Dobbiamo far capire all’opinione pubblica che unicamente ci dissociamo da alcune prese di posizione di alcuni che si spacciano facenti parte dell’UDC”.

Paola Gallo

,