Migranti:Prodi,emergenza e’ Libia ma futuro e’ piano per Africa

Roma – “Stiamo andando in modo incosciente di fronte ad una tragedia che inevitabilmente rendera’ piu’ insicuro il nostro continente”. A lanciare un vero e proprio grido d’allarme parlando di migranti e’ Romano Prodi che dalle colonne de Il Messaggero fa una distinzione fondamentale: “dobbiamo distinguere l’emergenza di oggi dai problemi di un lungo futuro” ed entrambe sono “ben lontane” non solo dall’essere raggiunte ma anche dall’essere avvicinate”.
L’emergenza immigrati di oggi “si chiama Libia”, sottolinea Prodi “Nessuno sembra essere in grado di mettere attorno ad un tavolo i responsabili dei due governi ufficiali insieme alla quindicina di tribu’ che controllano il vasto territorio del Paese” e “Quindi nessuno e’ in grado di controllare le bande criminali che lucrano sul trasporto di chi cerca disperatamente di arrivare in Italia”. Poi ormai e’ chiara l’esistenza di un problema strategico legato all’aumento della popolazione subsahariana che “aumentera’ di oltre un miliardo di abitanti in poco piu’ di una generazione, mentre l’Europa ne perdera’ parecchie decine di milioni”. Quindi c’e’ “la necessita’ di preparare un grande progetto di sviluppo per l’intero continente africano” perche’ “e’ chiaro che non siamo in ogni caso in grado di gestire le centinaia di milioni di potenziali immigranti”. Ma per “aiutare i cittadini africani in casa loro bisogna cambiare marcia”. Prodi torna alla proposta della cancelliera Angela Merkel per un “piano europeo” che metta insieme i fondi dell’Ue con quelli delle strutture di cooperazione internazionale”. E “sull’urgenza di preparare un grande piano per lo sviluppo africano si dovra’ obbligatorialmente rendere protagonista l’Italia”.