Pd: Dieni (M5S), le faide interne le paga Reggio

Reggio Calabria – Mentre Reggio affonda, piegata da una stagnazione economica senza precedenti; mentre la citta’ soffre una crisi idrica da terzo mondo; mentre gli investimenti languono e i giovani emigrano; mentre le montagne bruciano e i turisti latitano; mentre l’aeroporto boccheggia e la ‘ndrangheta spadroneggia; mentre succedono tutte queste cose, Giuseppe Falcomata’ sembra avere un solo pensiero: il riscatto personale, la vendetta nei confronti di Renzi che ha avuto l’ardire di preferirgli la sua assessora, Angela Marciano'”. LO afferma, in una nota, la deputata del M5S Federica Dieni. “E’ assolutamente indegno – continua – lo spettacolo cui i reggini sono costretti ad assistere in queste ore. Gli italiani hanno ormai capito che tipo di partito sia il Pd; ma quello reggino e’, se possibile, ancora peggio. L’unica preoccupazione dei seguaci di Renzi, a Reggio, sembra essere quella di defenestrare, con i minori danni possibili, l’unico assessore che, in questa sciagurata consiliatura e in contesto politico mediocre, si e’ in qualche modo contraddistinto per caparbieta’ e una certa efficacia amministrativa. Ed e’ una situazione ancor piu’ grottesca e paradossale dal momento che la “reproba” da cacciare via e’ nientemeno che una componente della segreteria nazionale del Pd. Ai capataz del Pd locale – aggiunge la parlamentare 5 stelle – non interessa la citta’, non hanno alcun progetto per Reggio: fanno squadra solo per accontentare il “capo”, per liberare poltrone e continuare a (dis)amministrare nel segno del clientelismo e delle solite logiche spartitorie. Reggio – conclude Dieni – non merita tutto questo: avrebbe bisogno di un’amministrazione responsabile e il cui unico obiettivo fosse la crescita della citta’; invece, si ritrova a essere governata da un sindaco e da un partito interessati soltanto al potere per il potere e a regolare le faide interne. E a farne le spese sono, come sempre, i cittadini”.