Ceta: Pd,Martina tuteli eccellenze agro-alimentari del Sud

Roma – “Approfondire e valutare attentamente” una serie di questioni legate al Trattato di libero scambio fra Canada ed UE (CETA), ora in fase di esame al Senato, e che in particolare riguardano la tutela delle “eccellenze” del made in Italy agro-alimentari soprattutto del Sud. A rappresentare questa priorita’ sono i deputati del Pd Nicodemo Oliverio, capogruppo in commissione Agricoltura, Tino Iannuzzi, Maria Antezza e Anna Maria Carloni dopo aver incontrato il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina.
“In particolare – spiegano in una nota i dem – abbiamo espresso la forte preoccupazione per l’inserimento nella Lista delle Indicazione Geografiche Italiane di soli 4 DOP Italiani per la produzione di Olio extravergine d’oliva, benche’ il nostro Paese ne possa annoverare ben 41. Tale scelta, dalle informazioni assunte, risale al momento in cui furono avviati i negoziati fra Europa e Canada con i Governi Berlusconi e, piu’ precisamente, nel 2009 quando ministro delle Politiche Agricole era l’attuale Governatore del Veneto, Luca Zaia; nel 2011, con Francesco Saverio Romani al ministero l’attuale capogruppo di Forza Italia al Senato, Paolo Romani, al ministero dello Sviluppo Economico furono portati a compimento i negoziati e venne definita la lista dei prodotti da tutelare. Ne e’ derivato il riconoscimento nel CETA di soli 3 Olii DOP del Veneto e di 1 del Garda, ignorando ingiustificatamente le produzioni di Olio di elevata qualita’ in Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia e Campania”. “Il ministro Martina – sottolineano i deputati Pd – si e’ dimostrato molto attento ad approfondire una questione cosi’ delicata e rilevante, che si inserisce in una Legislatura con tanti significativi provvedimenti approvati per lo sviluppo della nostra Agricoltura. Ogni sforzo deve essere indirizzato verso l’ampliamento dei prodotti tutelati contenuti nella Lista per salvaguardare i tanti Oli DOP meridionali di qualita’. Gia’ nell’incontro sul CETA dell’11 luglio del gruppo dei deputati PD con i ministri Calenda e Martina abbiamo evidenziato la necessita’ di considerare la portata effettivamente vincolante ed obbligatoria dei principi di precauzione ed equivalenza di misure sanitarie e fitosanitarie a tutela delle esigenze prioritarie della salute, della sicurezza e qualita’ dei prodotti, dell’ambiente”.

 

“Vanno salvaguardate le tante eccellenze (DOP ed IGP) del nostro comparto agroalimentare, molte nel Mezzogiorno, che non possono – proseguono i Pd – essere danneggiate dal mancato riconoscimento come Indicazioni geograficamente protette e dalla concorrenza di prodotti che hanno Indicazioni analoghe in Canada. E’ un tema cruciale per l’intera produzione agricola del Paese e ancor di piu’ del Mezzogiorno. Fondamentale rimangono anche l’etichettatura e la tracciabilita’ del grano, vera carta di identita’ delle nostre produzioni. Occorre, pertanto, ponderare e valutare bene tali questioni essenziali per la tutela e la crescita della agricoltura italiana, un serio e rigoroso confronto di merito con le diverse e significative realta’ del mondo agricolo, sociale ed associativo che hanno avanzato preoccupazioni motivate e degne di essere attentamente ponderate”, concludono i deputati dem.