Fusione Comuni: Gatto(Pd),” non può essere lotta fine a se stessa”

Lamezia Terme – “Il ruolo baricentrico di Lamezia Terme, per il suo hinterland e per l’intera regione, è un argomento annoso. Un tema – afferma Gatto – che periodicamente salta fuori da questo o quell’altro personaggio politico che però non è stato mai messo in pratica da 50 anni a questa parte. Tant’è che la gente stessa di Lamezia, ormai stanca di sentire le solite manfrine elettorali dai soliti noti (anzi ignoti), guarda con stizza e irritazione chi ancora specula su questo tema e con intelligenza vorrebbe chiedere ad alcuni personaggi il perché alle parole non sono seguiti i fatti quando tali personaggi erano nelle condizioni governative “romane” di poter procedere in questa direzione.  Già, perché ascoltare qualche “veterano” della politica proporre in merito a ciò qualcosa di strumentale in un momento così delicato per la città appare, oltre che come un’offesa verso l’intelligenza dei cittadini, anche e soprattutto l’ennesimo modo egoistico di pensare solo ai propri scopi”. Lo scrive in un comunicato il segretario del circolo Primerano Antonio Gatto commentando l’ipotesi della fusione dei  comuni del lametino, per il quale “Questo tema per la sua importanza non può essere toccato in maniera pessima e superficiale. E soprattutto – aggiunge –  ha bisogno di un progetto serio e ben definito sul quale, tra l’altro, oltre ad averlo già trattato come Giovani Democratici, anche il Partito Democratico lametino ha sempre fatto sentire la propria voce rivendicando, rispetto ad ogni livello istituzionale, una maggiore attenzione verso il nostro territorio”.

Territorio, a giudizio di Gatto che ”in ottica di sviluppo può essere pensato e visto come area vasta, zona centrale della Calabria, città metropolitana (solo per citarne alcuni) ma ciò che non cambia è il progetto ossia quello di dare a Lamezia Terme e al suo hinterland gli strumenti necessari per essere il volano di sviluppo per l’intera regione rispettando la predisposizione di tutti i territori limitrofi e non solo. In una città dove ancora si ragiona come se vivessimo in 3 comuni distinti e separati, la fusione con altri comuni deve arrivare per mano dei cittadini e dopo un percorso naturale e non come scelta calata dall’alto. La fusione dei comuni non può essere – conclude –  una lotta fine a se stessa solo perché Lamezia Terme presto perderà il ruolo di terza città della Calabria. La gente di Lamezia vuole i fatti e la visione futura di una nuova grande Lamezia non appartiene a qualche personaggio politico che ancora vive di ostentata vanagloria bensì alle nuove generazioni e a chi si prenderà oneri e onori di amministrare in futuro questa (dolce e allo stesso tempo amara) Città”.

 

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