Migranti: “Potere al popolo”, Siclari ricicla bufale

Reggio Calabria – “Potere al popolo”, lista di sinistra che partecipa alle elezioni del 4 marzo, risponde alledichiarazioni di Marco Siclari, candidato di Forza Italia al Senato in materia di migrazione. “Rimaniamo basiti – si legge – dalle dichiarazioni del sig. Marco Siclari che, alla ricerca di qualche voto in piu’, invia agli organi di informazione un comunicato che sa tanto di un copia incolla delle varie bufale che circolano in materia di immigrazione. Ci limitiamo a segnalare che, secondo i dati forniti dal Viminale, non solo gli arrivi nell’ultimo anno sono calati, ma anche che gran parte dei 600 mila migranti arrivati in Italia negli ultimi anni ha lasciato il territorio nazionale, proprio a causa della mancanza di un generale sistema di assistenza e integrazione degno di questo nome. Per di piu’ – si legge – pochissimi di quelli sbarcati rimangono in Calabria, dove le strutture di seconda accoglienza si contano sulle dita di una mano. Siclari, come tutto il suo partito, gioca su termini e cifre anche riguardo il numero dei migranti che hanno diritto a rimanere in Italia. Da norme internazionali, si tratta non solo di profughi, ma anche di rifugiati che hanno diritto a protezione umanitaria o sussidiaria. Una percentuale che supera di gran lunga il 40%. Allo stesso modo, non possiamo che prendere atto del fatto che Siclari ignori beatamente la reale situazione del territorio da cui pretende di essere eletto. Forse in questi anni – continua “Potere al Popolo” – e’ stato troppo impegnato a scorrazzare per le vie della capitale e non si e’ accorto che una delle pochissime cose positive che il comune di Villa San Giovanni abbia prodotto e’ il progetto S.P.R.A.R., che ha ricevuto apprezzamenti da piu’ parti (Ministero dell’Interno compreso). Se a Villa San Giovanni, citta’ d’origine di Siclari cui ha fatto ritorno per coltivare le proprie ambizioni elettorali, un problema criminalita’ c’e’, toccherebbe andarlo a cercare – si legge – fra gli inquilini dei palazzi istituzionali e i loro italianissimi referenti fra i clan di ‘ndrangheta. Basti solo ricordare che gli ultimi tre sindaci (e uno – sottolinea la lsta – lo dovrebbe conoscere bene, considerato che e’ suo fratello) sono o sono stati coinvolti in procedimenti penali. Suggeriamo a Siclari di iniziare un tour a Villa San Giovanni, in modo da rendersi conto di come sia stata ridotta da anni e anni di mala gestione politica, cosi’ come di aggiornarsi sulle inchieste giudiziarie che hanno colpito la citta’, che attualmente e’ ancora sotto guida di un commissario prefettizio”.