Zes: Mauro, guardare anche all’area metropolitana di Reggio

Reggio Calabria  – “L’approvazione della Zona Economica Speciale per il bacino del porto di Gioia Tauro e’ un risultato fondamentale per lo sviluppo del territorio metropolitano e dell’intera Calabria, ma l’ampliamento ottenuto dalla Regione, grazie alla buona interlocuzione avviata dal Presidente Oliverio con il Governo nazionale, non perda di vista l’obiettivo primario di rilanciare lo sviluppo nel comprensorio della citta’ metropolitana di Reggio Calabria”.
E’ quanto dichiara il vicesindaco della citta’ metropolitana di Reggio Calabria Riccardo Mauro, commentando gli esiti dell’incontro, tenutosi ieri a Palazzo Alvaro, con le forze produttive del territorio, dalle associazioni di categoria alla Camera di Commercio, dalle organizzazioni sindacali ai rappresentanti degli enti territoriali.
“La Zes di Gioia Tauro dovrebbe necessariamente guardare a sud – ha proseguito Mauro – cosi’ come previsto dalla normativa vigente, seguendo la rete transeuropea dei corridoi Ten-T che passano dal porto e dall’aeroporto di Reggio Calabria, per attraversare lo Stretto verso la Sicilia. Destinare la misura esclusivamente ad altri territori, sminuendo la centralita’ di Gioia Tauro, della Citta’ Metropolitana e dell’area dello Stretto, sarebbe come snaturare l’idea originaria, soprattutto se i fondi disponibili non venissero aumentati in relazione all’ampliamento ma venissero ripartiti su un maggior numero di ettari. Non e’ certamente tollerabile inoltre – ha spiegato ancora il Vicesindaco – che la Citta’ Metropolitana di Reggio Calabria, ente di programmazione e di indirizzo, venga tenuta al di fuori del processo progettuale e strategico che mira alla costruzione dei piani di sviluppo da proporre al Governo. Non dimentichiamo che il porto di Gioia Tauro, considerato come una delle principali infrastrutture trasportistiche del Mediterraneo, unico e vero carro trainante per l’istituzione della Zes, ricade all’interno del territorio della nostra Citta’ Metropolitana. Sarebbe impensabile che gli attori territoriali, a cominciare dalle forze produttive presenti nel comprensorio metropolitano, fossero escluse dal dibattito pubblico inerente l’ampliamento della Zes”.