Trasporti: sistema mobilità calabrese e lametino al centro della Regione

Francesco De Biase

Francesco De Biase

 

Il sistema dei trasporti regionali in Calabria, deve essere al centro dell’agenda del Governatore Oliverio, ciò, è dovuto alla Calabria e a tutti i Calabresi, costretti a muoversi in lungo e in largo del Paese.  Ad affermarlo è il consigliere comunale Francesco De Biase che aggiunge:
“In un Paese come l’Italia, dove i lavoratori pendolari impiegano in media 72 minuti per gli spostamenti giornalieri di andata e ritorno, ovvero 33 giornate lavorative annue (un mese e mezzo), se si riducessero i tempi di percorrenza , con un servizio adeguato alle esigenze degli utenti,  risparmieremmo ogni anno ben 15 giornate andate perse nella congestione del traffico e nelle attese dei treni.
Gli spostamenti quotidiani fuori dal comune di residenza per motivi di studio o di lavoro hanno conosciuto una crescita straordinaria legata alla recente evoluzione socio-economica del Paese ed in particolare della nostra Regione,  dovuta certamente, all’incremento degli studenti delle scuole secondarie di II grado e agli  iscritti  universitari, ma soprattutto ai fenomeni di “diffusione abitativa” che hanno mutato le concentrazioni urbane in molte aree della nostra regione e della nostra provincia.
A tutto questo la politica deve una risposta. Le ristrutturazioni dei servizi, che stanno riguardando anche le tratte da e per Lamezia, debbono necessariamente rispettare le esigenze della popolazione, le ragioni di un territorio, che si trova già a scontrarsi, con la carenza storica di un sistema viario.
La necessità più evidente è quella di raccordare il sistema trasporti nella sua interezza, garantendo interazione, tra i diversi comparti, è impossibile pensare che nella nostra città, puntualmente si registrano arrivi di voli low cost nelle prime ore del giorno, ma si debba attendere le prime ore pomeridiane per far scattare una coincidenza ferroviaria di trasporto per il sud della Calabria.
Non può trovare distratti l’appello dei tanti cittadini, quando si registra che l’ultimo treno (degno di tale nome) che da Lamezia parte in direzione Roma, è alle 16.30, insomma una periferia Calabrese, lasciata sempre più ai margini della centralità italiana, dove si investe nella grande velocità, negli spostamenti con grandi e confortevoli treni anche di compagnie private.
Nel settore specifico, in Calabria, sempre i primi degli ultimi ? Possiamo definirci tuttora calabresi borbonici??
Allora diventa necessaria una quanto mai opportuna migliore distribuzione oraria dei servizi, collegati in modo sinergico tra loro.
L’ultimo appello che rivolgiamo anche all’amministrazione locale e provinciale, utilizzando come strumento l’importanza fondamentale dell’unità, come valore aggiunto in sostegno di una battaglia possibile, riguarda la linea ferrata locale, che attraversa il nostro centro abitato lametino, in tutti e tre gli ex comuni.
La stessa oltre a rappresentare un facile strumento di mobilità urbana, che supera di fatto anche le congestioni del traffico, da sempre motivo di disagio, può e deve figurare come strumento di integrazione territoriale, anche come elemento di sviluppo urbano per le aree interessate dalle fermate, che ad esempio oggi paradossalmente ritrovano al contrario tutto il suo squallore, per la chiusura della vecchia stazione di Sambiase,  nella quale dopo oltre 100 anni nessun treno, fa più fermata.
Lo sviluppo della città deve passare anche attraverso l’utilizzo delle potenzialità esistenti e, vedere un viale quale quello di via Eroi di Sapri, monco e privo di qualsiasi forma di attività, dove anche quel minimo di trasporto scolare, è venuto a mancare nel corso, degli anni, è certamente un fallimento nella gestione della cosa pubblica.
Insomma la crescita della Calabria passa anche attraverso un cambio di rotta delle politiche finora praticate, ma anche attraverso una maggiore attenzione da parte degli amministratori locali, che non possono rimanere a  guardare che le cose accadono subendole. E’ ora che la Calabria e la città di Lamezia si svegli e riprenda il cammino che le compete, ovvero la città dei servizi ideata dal compianto Arturo Perugini.”