Regione: Oliverio, fondi socio-assistenziali usati illegalmente

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Catanzaro – Il sistema delle strutture socioassistenziali e socio sanitarie della Calabria e’ al collasso a causa dell’utilizzo improprio delle risorse pubbliche avvenuto nella scorsa legislatura. E’ quanto hanno denunciato il presidente della giunta calabrese, Mario Oliverio, e l’assessore al ramo Carlo Guccione nel corso di una conferenza tenutasi subito dopo l’incontro avuto dal governatore con le associazioni di categoria. Una “situazione gravissima” hanno spiegato Oliverio e Guccione, accompagnati dal direttore generale del dipartimento Lavoro Antonio De Marco, annunciando la decisione di inviare gli atti alla Corte dei conti riservandosi, dopo ulteriori accertamenti, di presentare un esposto anche alla Procura della Repubblica. Una “operazione verita’”, hanno detto, partita dopo la manifestazione del 10 giugno scorso dei rappresentanti delle 458 strutture socio-assistenzali che lamentavano il pagamento di sole sei mensilita’ per il 2014. Gli uffici regionali hanno cosi’ riscontrato che le casse erano vuote nonostante nel 2014 siano stati liquidati 19 milioni a fronte di un fabbisogno di 29. Tale situazione e’ stata determinata da molteplici ragioni in corso di accertamento. Secondo la denuncia del governatore, sono state autorizzate e accreditate fino al 2014 strutture senza alcun controllo della compatibilita’ con i limiti di spesa autorizzati dal bilancio. Sono stati finanziati voucher sociali senza criterio per strutture non accreditate per 4 milioni e sono stati dirottati 7,8 mln, 3,6 dei quali pagati, per finanziare attivita’ della Fondazione Calabria Etica. Le ripercussioni di tali gestioni si sta facendo sentire anche nell’anno in corso. Nel 2015, infatti, si e’ potuto liquidare solo 2 mensilita’ in presenza di un fabbisogno di 29 milioni e sono in corso liquidazioni di acconto su 3 mensilita’ per fronteggiare le emergenze. Per il 2015 e’ previsto un disavanzo fuori bilancio di circa 22 milioni.

Per quanto riguarda le strutture socio-sanitarie, il dipartimento Politiche sociali ha gestito, negli anni scorsi, i costi delle rette per il versante socio-assistenziale e sanitario delle Rsa e case protette in compartecipazione con dipartimento salute generando, negli anni un debito costante di 15 milioni l’anno recuperato dalle strutture, e’ stato detto con atti di pignoramento o transazioni. A oggi i debiti fuori bilancio complessivi sono circa 50 milioni di euro. “Siamo in presenza – ha detto Oliverio – di una situazione grave frutto di una gestione del settore al di fuori di ogni regola e rispondente a logiche che nulla hanno a che fare con il servizio ai cittadini. Parlo di una situazione di assoluta illegalita’, di un sistema distorto che ha determinato uno squilibrio non solo nel bilancio regionale. Ecco perche’ se emergeranno profili di reato che potrebbero interessare anche la magistratura ordinaria, li segnaleremo. Non sono qui per proseguire questa spirale, ma per bloccarla mettendo delle regole certe che non lascino margine a tali pratiche”. Il governatore ha poi voluto evidenziare come “l’utilizzo dii queste risorse si sia concentrato proprio nell’anno delle elezioni”. L’assessore Guccione ha concluso ribadendo la volonta’ dell’esecutivo di “chiudere una stagione segnata da un utilizzo irresponsabile e spregiudicato delle risorse pubbliche e affermare un nuovo quadro di regole che stabilisce principi non piu’ derogabili: la necessaria copertura finanziaria a fronte di nuovi accreditamenti, standard dei servizi di qualita’ e un nuovo protagonismo degli enti locali a cui saranno delegati compiti di gestione mentre la Regione manterra’ oneri di programmazione e controllo”.