Regione: Biondo (Uil), attuazione Por Calabria a forte rischio

Catanzaro  – “Il quinto Comitato di Sorveglianza sulla spesa Por Calabria 2014/2020, che si e’ svolto all’interno della prestigiosa location dell’UniCal a Cosenza, ci restituisce, purtroppo, una situazione in preoccupante continuita’ con quanto venuto fuori in esito alla precedente riunione di Comitato svoltasi a Reggio Calabria lo scorso 2 febbraio”. Lo dichiara il segretario generale della Uil Calabria, Santo Biondo, che aggiunge: “La divaricazione fra spesa impegnata e spesa certificata e’ ancora drammaticamente ampia. Questo e’ un segnale allarmante, soprattutto, davanti alla situazione economica e sociale in cui versa la nostra regione. Tutti i documenti economici e statistici rilevano lo stato di estrema difficolta’ che la Calabria sta vivendo sul piano economico, sociale e occupazionale. Davanti a questi dati critici, ancora una volta, siamo costretti – lamenta – a registrare una inaccettabile difficolta’ nel tradurre in fatti concreti le tante risorse che la Commissione europea ha destinato per il rilancio del territorio calabrese. Infatti, si mantiene molto bassa la spesa del Fse, sia nella parte dell’inclusione sociale e del contrasto alla poverta’ che in quella utile a costruire programmi di politiche attive per il lavoro. Nonostante il Fse disponga infatti, di una dotazione di circa 300 milioni di euro, a quattro anni dall’inizio della programmazione europea, la spesa effettiva rimane a circa il 3,4% del totale”.
Ancora oggi, secondo Biondo, “a distanza di tre anni dall’inizio della legislatura regionale, tre edizioni di giunta regionale e a oltre cinque mesi di distanza dalla penultima riunione del Comitato di Sorveglianza sul Por Calabria, nulla e’ cambiato per la nostra regione. Siamo ancora in attesa di comprendere come l’amministrazione regionale intenda sviluppare il Piano per il lavoro e l’inclusione sociale attiva. Rimane chiaro, comunque, il fatto che la Calabria alla luce degli indicatori negativi ha urgente bisogno della creazione di occasioni di lavoro di qualita’. Un lavoro di qualita’ che si puo’ creare solo attraverso una nuova e consistente dose di investimenti pubblici che siano in grado di sostenere e mettere in rete la vitalita’ delle imprese dinamiche esistenti sul territorio e costruire attraverso le stesse filiere innovative e di qualita’ capaci di rilanciare lo sviluppo dell’occupazione calabrese. Sotto questo punto di vista, pero’, continua purtroppo a registrarsi – dice – una mancanza di visione strategica regionale, che impedisce la costruzione di una politica industriale regionale moderna ed efficace, capace di rendere complementare la spesa tra Fse e Fesr”.

Per quanto riguarda, ancora, il settore prevenzione e rischi “sono stati stanziati – fa rilevare – 200 milioni di euro per contrastare l’erosione costiera e il rischio idrogeologico. All’amministrazione regionale diciamo che riteniamo utile istituire un tavolo specifico sul tema del dissesto idrogeologico, gia’ oggetto di attenzione con l’asse 5. Nel campo del contrasto alle diseguaglianze e rafforzamento dell’inclusione, invece, la situazione appare ancora in stallo. Rispetto ai bandi pubblicati da oltre un anno, infatti, non vi e’ ancora una graduatoria dei beneficiari. I bandi, poi, rimangono in pre informazione per mesi. A questo proposito – afferma Biondo – riteniamo opportuno e non piu’ rinviabile nel tempo la creazione di una banca dati degli utilizzatori finali del Por Calabria. Ad oggi possiamo dire, trovando solo adesso convergenza con molte dichiarazioni dei rappresentanti nel partenariato economico e sociale, che la fase di attuazione del Por e’ in forte pericolo, e se il rischio e’ quello di restituire i soldi all’Europa, allora – conclude – bisogna che questo governo regionale trovi il coraggio di chiedere aiuto, per mettere in campo una strategia di spesa alternativa”.