Regione: Oliverio, aula dica se ci sono condizioni per governare

Reggio Calabria – “Una valutazione sui fallimenti o presunti tali merita una riunione ad hoc del consiglio regionale, chiedo anzi che si dedichi una seduta ad hoc del Consiglio regionale sulla base di una relazione del presidente, in modo che l’aula possa discutere nel merito e alla possa determinarsi”. Lo ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, concludendo il dibattito politico in aula dopo la decisione dei consiglieri regionali Ciconte e Guccione di autosospendersi dal gruppo del Pd.
“Ognuno – ha proseguito Oliverio – e’ libero di determinarsi e fare le proprie scelte, ovviamente in rapporto alle responsabilita’ che ognuno ha davanti ai calabresi. Se c’e’ una valutazione di fallimento e su questa valutazione di fallimento c’e’ un maggioranza, si ha il dovere di chiudere la stagione del fallimento, non si puo’ scimmiottare perche’ questa e’ la politica bocciata dai calabresi. Attenti a giocare con il fuoco e a giocare in modo superficiale. Io non ho alcuna preoccupazione personale sul futuro, per capirci: se a 15 mesi dalla scadenza elettorale – ha osservato il presidente della Regione – c’e’ un’ansia per mettere una bandierina piu’ avanti nella rincorsa a prendere le distanze da una situazione piu’ complesso, e’ meglio chiudere subito. Lo dico senza alterigia ma con grande serenita’ e con grande consapevolezza perche’ il danno piu’ grave che si puo’ fare – ha rilevato Oliverio – e’ fare la rincorsa, in questo scorcio di legislatura, a chi piu’ puo’ gettare merda e fango con giudizi superficiali e frettolosi. E ce ne sono di grilli parlanti, animati da superficialita’, e ci sono al di la’ degli schieramenti”.

Oliverio ha poi osservato: “Rivendico il valore di questa esperienza di governo, lo diranno i fatti e la storia di come questa esperienza sta invertendo le tendenze negative in Calabria. Qui c’e’ una crisi che non e’ del Pd ma del sistema politico, giunto ormai al capolinea. Nel voto del 4 marzo non ha perso solo il Pd, ma si e’ chiusa una stagione politica, ma ancora ci si attarda a fare gli azzeccagarbugli e lo scaricabarile. Non abbiamo capito nulla, e mi ci metto anche io. E’ grave errore pensare che il presidente della Regione si condiziona con le sfide, le sfide le rimando al mittente, chiunque le lanci. Il mio – ha proseguito il presidente della Regione – e’ mandato di servizio: se questo servizio e’ al capolinea perche’ il sostegno mi viene ritirato, non e’ la fine del mondo, si rida’ la parola agli elettori, a novembre e febbraio: basta solo deciderlo, l’aula e’ sovrana. Da parte mia – ha rimarcato Oliverio – non ci sara’ assolutamente la preoccupazione di rincorrere questo o questo, perche’ non mi appartiene questo modo di procedere. Saro’ un animale strano in una foresta che la pensa diversamente, ma ritengo che agire con vecchie logiche significa alimentare una deriva che presentera’ il conto”. Oliverio ha quindi concluso: “Non ci sono le condizioni per andare avanti? Benissimo, ma si devono verificare, lo deve accertare una maggioranza, non basta che lo dicano Gallo o Guccione. Nel momento in cui queste condizioni si realizzeranno e se ne prendera’ atto con atti formali non esitero’ un minuto, e non faro’ finta di intavolare trattative e tavoli, ma finiamola con questa pantomima”.