Regione: Stumpo, “si approvi legge doppia preferenza genere”

Catanzaro – “E’ importante che anche la Calabria si doti finalmente di una legge sulla doppia preferenza di genere”. Lo afferma la Consigliera di Parita’ della Regione Calabria, Tonia Stumpo. “E’ una legge di civilta’, una battaglia che – spiega la Stumpo – ho avviato anni fa, da una postazione diversa da quella attuale e che altre donne stanno condividendo, facendo rete e lanciando qualche giorno fa un appello, firmato gia’ da oltre 2000 persone senza etichette, cioe’ togliendosi le magliette dell’appartenenza politica o sociale. Tutte le donne, insieme, chiedono a gran voce e a voce alta al governo regionale calabrese di adottare una norma che consenta alle donne di stare sullo stesso nastro di partenza, cioe’ la legge sulla doppia preferenza di genere, che significa, tra l’altro, attuazione della Costituzione. E significa anche – prosegue la Consigliera regionale di Parita’ applicazione della legge quadro nazionale, che chiede alle Regioni di adottare nella legge elettorale regionale il rispetto della presenza di genere nelle liste in misura non inferiore al 40%”. Secondo Tonia Stumpo, che nei giorni scorsi ha avviato un tour di sensibilizzazione in tutta la Calabria sul tema, “da tempo e’ depositata in Consiglio regionale la proposta di legge sulla doppia preferenza di genere, solo che, nel 2016, e’ intanto intervenuta la legge quadro nazionale con il suddetto limite del 40% che imporrebbe una modifica del testo regionale, che invece prevede il 30%. Per questo – sostiene la Consigliera di Parita’ – chiediamo, con le 2000 firme, al presidente del Consiglio Irto che la proposta di legge regionale sulla doppia preferenza di genere passi il prima possibile in Conferenza dei capigruppo per diventare ordine del giorno dell’Assemblea, e passi all’unanimita’ nella Conferenza dei capigruppo e poi in Consiglio. E ancora, chiediamo che venga rispettato il voto palese sulla legge elettorale: chiediamo che nessun consigliere proponga il voto segreto, perche’ questo significa deresponsabilizzarsi mentre invece noi e tutti i calabresi e tutte le calabresi vogliamo capire quanta volonta’ abbiano i 30 consiglieri regionali ad approvare la doppia preferenza di genere. Non e’ sufficiente portare il testo in Consiglio regionale, com’e’ avvenuto nella scorsa legislatura, quando si fece solo propaganda: e questo non serve, soprattutto alle donne. Con il voto palese – conclude Tonia Stumpo – verificheremo chi vota si’ e chi vota no, pero’ lo verificheremo con gli occhi attenti perche’ nessuna propaganda puo’ essere fatta sulla pelle delle donne, e nemmeno nessuna crisi di governo puo’ essere fatta sulla pelle delle donne”.