Siapav: Elia Diaco nuovo presidente della sezione regionale

Elia Diaco

Elia Diaco

Catanzaro – Il dottor Elia Diaco, responsabile dell’Ambulatorio di angiologia del S.Anna Hospital è il nuovo presidente della sezione calabrese della Siapav, la Società Italiana di Angiologia e Patologia Vascolare. Lo ha eletto all’unanimità il direttivo del sodalizio medico, riunitosi nei giorni scorsi a Lamezia Terme. Diaco, che subentra al dottor Agostino Talerico, resterà in carica tre anni. La Siapav è la più importante società di medicina vascolare a livello nazionale. Le sue sezioni territoriali si occupano di divulgare la cultura e l’interesse per l’angiologia e la patologia vascolare e di promuovere lo sviluppo dell’assistenza sanitaria angiologica. Lo fanno attraverso convegni, meeting, confronti ma anche curando l’aggiornamento dei medici e promuovendo la qualità professionale.
“In Calabria il sistema sanitario soffre ancora dei limiti e delle disfunzioni che conosciamo bene – ha dichiarato Diaco. Limiti che sono di ordine finanziario e organizzativo e finiscono per ripercuotersi sull’utente finale, cioè sui cittadini. Nei prossimi tre anni, come Siapav, cercheremo quindi di interloquire con le Istituzioni per diffondere la consapevolezza della necessità di strutture dedicate alla patologia vascolare, sia in ambito chirurgico, sia in quello non chirurgico e per favorire così l’istituzione di centri multidisciplinari di medicina vascolare. In Calabria, attualmente sono presenti solo due unità operative semplici, in altrettanti ospedali e poi cinque ambulatori. Una dotazione che, al di là dell’eccellente lavoro che svolgono i colleghi, è sicuramente inadeguata non solo alla domanda di salute ma anche ai più moderni criteri dell’organizzazione sanitaria. È per questo – ha aggiunto il neo presidente della Siapav Calabria – che intendiamo promuovere anche la collaborazione tra specialisti e medici di medicina generale, favorendo sinergie culturali e organizzative col territorio. Infine, consideriamo cruciale e sicuramente non ultimo anche il tema dell’accreditamento di eccellenza, tanto delle strutture sanitarie quanto dei singoli specialisti. Questo perché è sempre più necessaria l’appropriatezza delle prestazioni, a tutto vantaggio dei pazienti ma anche per una maggiore e più incisiva qualità della spesa. Da questo punto di vista, consideriamo strategica la collaborazione tra strutture ospedaliere pubbliche e private con l’università”.