Sanita’ Catanzaro: Cgil e Cisl chiedono rimozione dei vertici aziendali dell’Asp

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Catanzaro – La Cgil e la Cisl funzione pubblica di Catanzaro, in una nota a firma di Bruno Talarico(Cgil) e Antonio Cristofaro(Cisl) chiedono “l’immediato intervento del presidente della regione Calabria, Mario Oliverio e del direttore generale del dipartimento sanita’, ognuno per le proprie competenze, per affrontare e risolvere radicalmente, i numerosi problemi gestionali che si perpetrano nell’Asp di Catanzaro. Decaduto il precedente manager, – ricordano i due sindacati che ha rappresentato una pagina nefasta nella storia del management aziendale, l’Asp di Catanzaro è stata lasciata, dal Luglio 2014, in balia delle onde e nelle mani di uno “scarno manipolo di uomini”, gli stessi che non hanno avuto visibilità, né hanno lasciato traccia del loro grande operato durante il mandato come Direttore Sanitario e Direttore Amministrativo Aziendale. Confermati nell’incarico di dirigere l’Azienda, continuano la loro tattica di defilarsi dai problemi e di vivere nella più assoluta distanza dalle problematiche e dalla risoluzione delle stesse”. I due organizzazione sindacali ricordano che “le richieste continue ed ufficiali di incontri per affrontare alcune delle tematiche di vitale importanza per la conduzione ed il funzionamento dell’Azienda, vengono puntualmente ignorate, senza ottenerne alcuna risposta”. Per la Cgil e Cisl “l’unica preoccupazione allo stato attuale, cioè prima del commissariamento dell’Asp, è mettere in atto provvedimenti di dubbia utilità che prevedono spese milionarie a carico dell’erario”. Per la Cgil e la Cisl funzione pubblica “degna di rilevo è l’incapacità della direzione aziendale di determinare e certificare i fondi della dirigenza e comparto personale”. E a tal proposito le due organizzazioni sindacali ricordano che “la Regione Calabria ha intimato alla Asp di Catanzaro la rideterminazione dei fondi del personale per palesi errori di computo, quale provvedimento la Dirigenza dell’ASP ha inteso adottare nei confronti di chi ha commesso gli errori?” Talarico e Cristofaro mettono in evidenza poi che “l’Asp di Catanzaro è, infatti, l’unica Azienda nella Regione Calabria, che non è stata capace di certificare i fondi previsti per la Dirigenza ed il Comparto, impedendo, di fatto, la possibilità di procedere ad una contrattazione decentrata per la tutela dei lavoratori, sempre per incapacità dei dirigenti che si sono avvicendati”. Per i due rappresentanti sindacali “mancano le più elementari direttive per la guida delle attività sia sanitarie che amministrative” ed i “cittadini risentono di continue approssimazioni e ritardi nella fruizione dei servizi e nella soddisfazione delle proprie necessità di salute; il personale lotta quotidianamente per sopperire alle croniche ed indicibili carenze organizzative e, oltremodo, si vede bistrattato sia dall’utente esasperato, sia da un’Amministrazione che non solo non tiene in nessun conto i rischi e le responsabilità derivanti dall’esercizio delle Professioni Sanitarie, ma addirittura esercita sul Personale vessazioni continue per il mancato riconoscimento degli Istituti contrattuali”. Talarico e Cristofaro chiedono “pertanto ad la presidente della regione e al direttore generale del dipartimento sanita’
“un incontro urgente per la definizione dei dettagli di tutte le criticità e, qualora se ne riscontrasse la possibilità, la rimozione e l’immediata sostituzione degli attuali vertici aziendali”.