Sanita’: Barbanti, in Calabria toccato il fondo

Sebastiano Barbanti

Sebastiano Barbanti

Catanzaro  – “Abbiamo toccato il fondo. La Sanita’ calabrese sta lentamente naufragando e questa (purtroppo) non e’ di certo una novita’. Personale carente, tecnologie poco avanzate e ospedali al collasso: i livelli essenziali di assistenza non sono garantiti”. Lo dichiara il deputato Barbanti (Alternativa Libera), che aggiunge: “Gli ospedali collassano e il Governo resta a guardare. Bisogna nominare urgentemente un Commissario ad acta. Sulla salute dei cittadini non si scherza. Questo e’ un terreno che ha bisogno di interventi urgenti mentre, invece, la politica sta a guardare e quindi e’ tutto fermo. Sembra strano ma purtroppo e’ l’amara realta’. In Calabria, ad oggi, – continua – la sanita’ e’ gestita da un sub commissario che, cosi’ come prevede la legge, ha poteri limitati e puo’ svolgere solo attivita’ di ordinaria amministrazione. Alla Calabria questo non basta. Per affrontare l’emergenza serve una figura che abbia tutti i poteri e che possa aiutare a superare l’emergenza. Purtroppo in Italia tra il dire e il fare c’e’ sempre di mezzo la negligenza di chi ci Governa, politici sempre piu’ bravi a rimandare al “domani” i problemi. Purtroppo per loro quel “domani” e’ arrivato. Sulla salute dei cittadini – dice – non si puo’ scherzare. Sono passati tre mesi dalle elezioni regionali ed e’ inammissibile che non sia stato ancora nominato un Commissario ad acta per il Piano di rientro. Un paradosso causato da una burocrazia lenta e macchinosa e soprattutto da un Governo sempre piu’ interessato alle logiche di palazzo e che ignora i problemi del territorio. La loro incompetenza pesa sulla testa dei cittadini come una spada di Damocle, cittadini che ricordiamo pagano le tasse e che hanno il diritto di ricevere dei servizi adeguati, soprattutto quando in ballo c’e’ la salute. Non aspetteremo che passi altro tempo. Se il Governo ha deciso di ignorare questo problema, allora noi alzeremo la voce. Abbiamo presentato un’interrogazione ai ministri competenti che saranno costretti a fare “mea culpa”, spiegando a noi ma soprattutto ai calabresi i motivi di questo ritardo, e ad attivarsi urgentemente per rimediare a questa imbarazzante mancanza nominando subito un nuovo commissario. La Calabria – conclude – non puo’ piu’ aspettare”.