Zootecnia: Coldiretti, affrontare emergenza sanita’ veterinaria

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Catanzaro – Con una preoccupata e allarmata lettera la Coldiretti Calabria ha sollecitato il presidente Mario Oliverio a prendere “di petto” la situazione riguardante la sanita’ veterinaria e le epizozie che ancora purtroppo la penalizzano. “Siamo ormai a sessanta giorni da Expo Milano 2015 – si legge nella lettera a firma del presidente Molinaro – un grande evento mondiale nel quale la Calabria deve necessariamente presentarsi con le carte in ordine. Non possiamo dire che questo stia accadendo per quanto riguarda le misure straordinarie nella nostra regione, di polizia veterinaria per l’eradicazione delle epizozie in materia di tubercolosi, brucellosi bovina, brucellosi ovi-caprina, lingua blu, leucosi e vescicolare suina, che, pur vedendo impegnata la Task Force regionale istituita per l’attuazione del piano di rientro, tardano ad essere operative acuendo i problemi negli allevamenti calabresi che si sono ulteriormente aggravati. La vicenda – prosegue – sta creando altresi’ un grave vulnus alle nostre produzioni zootecniche di eccellenza quali caciocavallo silano, pecorino crotonese, le quattro DOP Salumi di Calabria, latte alta qualita’, alle razze autoctone quali a titolo di esempio: podolica, capra aspromontana e nicastrese e suino nero di Calabria. E’ una questione sicuramente annosa di cui non si e’ riusciti a coglierne, permanendo tale stato di cose, tutti gli elementi negativi. Tale stato di cose, sta comportando la chiusura di aziende nelle aree interne dove piu’ forte si sente la necessita’ della presenza dell’uomo per evitare spopolamento, abbandono con conseguenti danni alla tenuta stessa del territorio”.
“Da anni in Calabria, nonostante i Piani di eradicazione – evidenzia Coldiretti – non si e’ riusciti ad accreditare la Regione Calabria ufficialmente indenne, e farla uscire da quel “cono d’ombra” che purtroppo continua a contraddistinguerla. Questo nonostante uno sforzo organizzativo, di investimenti e innovazione da parte degli allevatori. Presidente, lei ben conosce cosa significhi e cosa comporta tale stato di cose. In primis, le difficolta’ di vendere fuori dai confini regionali proprio in un momento di forte richiesta delle nostre produzioni zootecniche e questo, comprendera’, ci limita fortemente e “azzoppa” proprio alla vigilia di Expo. In sostanza ci stiamo giocando buona parte del futuro! Comprendiamo che e’ uno scenario difficile e complicato, pero’, l’impatto economico, sociale e di immagine e’ cosi’ forte che merita da parte Sua una particolare attenzione, altrimenti continuiamo ad essere giudicati e considerati “regione canaglia”. Non ci si pu’o’ piu’, affidarsi al solo destino, ognuno deve fare il proprio dovere ed esercitare fino in fondo la propria responsabilita’ ad iniziare dai Commissari della Sanita’, dai dirigenti e dai tanti veterinari che sono all’interno delle ASL. Bisogna farlo con rigore ad iniziare ad esempio dai controlli nelle stalle di sosta di commercianti senza scrupoli. Pur consapevoli che la sanita’ rivolta alle persone e’ al primo posto, Le chiediamo – conclude la missiva – di riservare, per le motivazioni sopra riportate, uno spazio significativo alla sanita’ veterinaria aprendo anche su questo un confronto serrato con il Governo Nazionale perche’ non si puo’ ammettere nessun ulteriore ritardo”.