Sanita’: Tramonti (Cisl), vicenda andava gestita diversamente

Paolo Tramonti

Paolo Tramonti

Catanzaro – “Con la nomina del commissario per la sanita’ da parte del Governo si chiude una pagina difficile e complessa per la Calabria”. Ad affermarlo ‘ Paolo Tramonti, segretario generale della CisL Calabria, secondo il quale “si e’ per il momento conclusa una vicenda che, soprattutto per i delicati risvolti che comporta, doveva essere gestita in modo del tutto diverso dal Governo, sia nei tempi che nelle modalita’. La disponibilita’ inizialmente manifestata dal Presidente Oliverio di assumere direttamente il ruolo di commissario – dice Tramonti – andava assecondata e verificata sulla base dei risultati, nell’ottica del superamento della fase straordinaria riportando il settore all’ordinarieta’. Su queste basi la Cisl, coerentemente, fin dal primo momento ha giudicato positivamente l’impegno del Governatore. Adesso – aggiunge – e’ fondamentale che la nuova struttura commissariale agisca in pieno raccordo con il Governo regionale per realizzare una sanita’ in cui le strategie di puro contenimento lascino il passo ad una reale riorganizzazione attraverso strumenti concreti di programmazione sanitaria utilizzando criteri di efficienza, efficacia ed economicita’. Un percorso che metta al centro i bisogni di salute, oggi seriamente compromessi, dei cittadini calabresi”. Tramonti auspica un nuovo servizio sanitario regionale basato “su pochi ma fondamentali elementi: la riorganizzazione delle tre reti, emergenza-urgenza, ospedaliera e territoriale, attraverso la loro integrazione in una logica di sistema; la valorizzazione delle eccellenze presenti sia nel sistema ospedaliero che in quello universitario, attivando un piu’ stretto collegamento tra ricerca e offerta sanitaria; lo sblocco delle assunzioni; la riqualificazione del personale quale valore fondamentale e strategico dell’intero sistema; il riequilibrio tra pubblico e privato; l’accelerazione dell’iter di realizzazione dei nuovi ospedali in un’ottica di potenziamento delle prestazioni sanitarie rivolte alla cittadinanza, ponendo un freno al perdurante fenomeno dell’emigrazione sanitaria”. Le prossime tappe, per la Cisl, “dovranno essere caratterizzate non piu’ e non solo da calcoli di natura ragionieristica ma dal confronto e dalla concertazione con il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti interessati per realizzare un sistema sanitario regionale adeguato e qualificato”.