Lamezia: Barbanti (AL) “ridare centralità regionale all’ospedale”

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Lamezia Terme – Il parlamentare di Alternativa libera, Sebastiano Barbanti, ha visitato ieri l’ospedale di Lamezia Terme insieme con l’associazione “Il tribunale dei diritti del malato” e il comitato “Salviamo la sanità del lametino”, ottenendo un proficuo dialogo con il commissario Perri. Secondo l’ex parlamentare penta stellato il nosocomio lametino è “una moderna struttura, a norma” ma sottolinea che è “ampiamente sottoutilizzata sia nei locali di degenza che nei locali destinati ad uffici”. Nel visitare la struttura e incontrando il personale Barbanti evidenzia che “ci siamo resi conto delle tantissime carenze di unità mediche e tecniche e della mancanza di quasi tutti i Primari. Fatto dovuto al famigerato piano di rientro che, concretizzandosi in tagli lineari, ha colpito maggiormente il personale: abbiamo perso una generazione di medici. Ciò nonostante l’attività continua nei reparti ancora presenti ed anche in quelli ove si paventa la riduzione o la chiusura”. “Colpisce, – aggiunge – tra i reparti da ridimensionare ad attività a 6 ore giornaliere, che nel Servizio Trasfusionale siano stati effettuati costosi adeguamenti dei locali e delle attrezzature che ne fanno ad oggi, a detta degli stessi Operatori, uno dei Servizi più rispondenti alle norme di tutta la Regione. Altri centri di grande qualità sono risultati essere la Pneumologia (unica nell’ASP di Catanzaro) e la Microbiologia con richieste di esami provenienti da tutta la Calabria ed addirittura anche da regioni adiacenti”. Barbanti ha evidenziato che il personale “ha espresso le difficoltà di lavorare con serenità in un ambiente con continui tagli e senza aver chiara la destinazione finale dei ridimensionamenti che si succedono e che, al momento, aggravano la possibilità di offrire una corretta ed adeguata assistenza”. E ha aggiunto “si nota la mancanza nell’ospedale delle specialità di otorino ed oculistica e di neurologia e grande è l’apprensione tra il personale per la disattivazione della terapia intensiva neonatale”. “Rimane aperto il quesito – scrive – del perché per una struttura di questo genere, inserita in un’area al centro della Calabria e raggiungibile in un’ora dal 75% degli altri ospedali calabresi, non sia stata programmata una funzione regionale”. “Il commissario dell’ASP, Dottor Perri, ci ha assicurato di aver provveduto a chiedere sia che non venga chiuso alcun reparto e sia che si provveda a dotare reparti e servizi di Personale e, soprattutto, dei Primari. Ma chiaramente il commissario non può che esporre le direttive dell’attuale dirigenza sanitaria regionale che all’Ospedale di Lamezia Terme non assegna alcun ruolo, limitandosi a considerarlo un ex spoke, con ciò non tenendo conto del fatto che si trova a soli 20 minuti da Germaneto”. Il parlamentare ha affermato che chiederà di incontrare il commissario Scura per sottoporre tutte le loro osservazione sulla “attuale sottoutilizzazione dell’ospedale di Lamezia Terme e se è vero che nel nuovo ed imminente piano di riorganizzazione della rete ospedaliera calabrese in questo ospedale finiranno per rimanere poche funzioni ed ancor meno reparti”. “E vogliamo anche chiedere al commissario Scura – aggiunge – perché, nel prevedere l’istituzione della rete politrauma regionale, non abbia pensato all’utilizzo dell’ospedale di Lamezia Terme, così come previsto negli ultimi due piani sanitari regionali, e perché ha invece deciso di ubicare l’HUB di tale rete politrauma fuori regione. Insomma, bisogna ripensare ad un riposizionamento dell’ospedale di Lamezia all’interno della riorganizzazione della sanità del centro della Calabria che non può gravitare esclusivamente su Catanzaro e Germaneto, per ovvi motivi di efficienza ed efficacia, ma deve considerare l’allargamento appunto al centro lametino e alla zona di Crotone”.

 

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