Sanita’: Magno, necessarie risposte immediate

magno30-04Reggio Calabria – “La Calabria e’ tra le regioni dove non sono garantiti i livelli essenziali di assistenza. Quanto dichiarato dal Ministro alla salute Beatrice Lorenzin esige una seria e attenta riflessione in quanto le problematiche relative alla sanita’ in Calabria richiedono risposte immediate e non piu’ rinviabili”. E’ quanto afferma il consigliere regionale Mario Magno (Gruppo Misto) rivendicando “con urgenza risposte immediate da Governo nazionale, regionale e commissari”. “Oltre al danno – aggiunge – la beffa. Dalle parole del Ministro Lorenzin emerge che in Calabria si migliorano i conti a danno dei servizi e non si raggiungono i Lea, ovvero la soglia minima delle cure garantite ai cittadini dal servizio sanitario. Dopo anni di commissariamento, oggi, non possiamo assistere ad un continuo e improduttivo rimpallo di responsabilita’ tra i commissari, nominati dal governo, ed il presidente della regione, che sono, tra l’altro, espressione dello stesso colore politico. Tutto cio’ non giova a una terra sofferente e soprattutto non fa gli interessi dei cittadini e dell’intera comunita’ calabrese. Lo stesso ministro – prosegue il consigliere regionale – ha testualmente affermato che cinque regioni, tra cui la Calabria, ‘hanno migliorato i conti negli ultimi anni, ma non il livello delle cure’. A questo punto bisognerebbe chiedere al Commissario ad acta Scura e al sub-commissario Urbani, avendo loro stessi penalizzato i servizi allo scopo di ottenere una riduzione della spesa sanitaria, a quanto ammonta il disavanzo nella sanita’ e quali sono i tempi per uscire dal piano di rientro dal debito”.

“Dal presidente Oliverio e dal dirigente del dipartimento alla salute Riccardo Fatarella sarebbe, invece, auspicabile sapere – sottolinea Magno – come mai i livelli essenziali di assistenza sono cosi’ bassi. Non bisogna dimenticare, infatti, che e’ la stessa Regione Calabria che nomina i direttori generali ed ha, quindi, una chiara responsabilita’ quando non si raggiunge la soglia minima delle cure da garantire ai cittadini. La conseguenza di questo modus operanti e’ sotto gli occhi di tutti: un aumento dell’emigrazione sanitaria e della spesa dei cittadini, costretti ad effettuare le cure al di fuori della nostra regione, servizi sanitari carenti e la chiusura di interi reparti in ospedali importanti come quello di Lamezia Terme”. “Eppure – aggiunge il consigliere – piu’ di un anno fa il Presidente Oliverio aveva chiesto e ottenuto dal Ministro della Salute l’attivazione di un tavolo specifico per la rimodulazione del piano di rientro dal debito sanitario in Calabria. Se la rimodulazione e’ avvenuta con tali risultati ci chiediamo cosa dobbiamo aspettarci in futuro”.
“E’ arrivato il momento – conclude Magno – di voltare pagina. I cittadini vogliono sevizi all’altezza e la possibilita’ di curarsi nella nostra regione. Professionalita’, operatori sanitari e dirigenti medici non mancano. Occorre che governo nazionale, regionale e commissari diano risposte adeguate e, soprattutto, risolutive. I calabresi non possono piu’ attendere”.

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