Sanita’: piano rientro Calabria, riunione Commissione vigilanza

Reggio Calabria – La Commissione speciale di vigilanza, presieduta dal consigliere Ennio Morrone, alla presenza del vice presidente della Giunta Antonio Viscomi, del delegato alla Sanita’ dal Presidente della Giunta Franco Pacenza e del dirigente generale del Dipartimento Bilancio Filippo De Cello, ha concluso, nel pomeriggio, la lunga seduta apertasi con l’audizione del Commissario ad Acta per l’attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, Massimo Scura. Nel suo intervento – caratterizzato dall’interlocuzione con i componenti la Commissione: Battaglia, Cannizzaro, Neri, Nicolo’ e Pasqua- Scura ha espresso “la necessita’ di calcolare il fabbisogno della sanita’ calabrese in base alla riorganizzazione minima dei reparti. La Calabria- ha detto- ha una particolarita’: quella di essere l’unica Regione a non dovere ridurre i posti letto ospedalieri perche’ l’obiettivo e’ invece quello di farli crescere”. Ancora, Scura ha richiamato il decreto 50 e “gli effetti legati alla mancata pubblicazione”, ed il decreto 134. “Questi due decreti, insieme – ha sottolineato- hanno permesso l’assunzione di 650 persone. In ogni caso, saranno trasmessi al ministero quattro nuovi decreti, in sostituzione dei due, che prevedono anche lo sviluppo della rete ospedaliera e la sua rispondenza alla crescente domanda di salute dei cittadini e nei quali si terra’ conto anche delle persone andate in pensione nel 2016, oltre al rispetto della legge 161/14 sull’orario di lavoro. Contiamo, quindi, nel breve tempo di chiudere questa importante partita”, ha concluso il commissario.

Acceso il dibattito nel corso del quale il delegato alla Sanita’ Franco Pacenza ha contestato l’impostazione di Scura. “Avete perso quattro mesi fin dal 28 marzo 2017 – ha detto Pacenza- data in cui si e’ tenuto il tavolo di monitoraggio ed e’ stato chiesto alla struttura commissariale di adeguare e integrare i decreti 134 e 50 in materia di assunzione di personale. Ora, finalmente, si dice che entro questa settimana saranno trasmessi i nuovi testi, per come richiesto dai Ministeri affiancanti. La struttura commissariale si e’ assunta una grave e pesante responsabilita’ di cui deve dare conto al Governo, per avere paralizzato il gia’ fragile sistema sanitario calabrese”. Pacenza, inoltre, a seguito di quanto riferito dal commissario Scura che ha comunicato “che il bilancio 2016 della sanita’ calabrese e’ stato chiuso con un aumento del debito rispetto all’anno precedente di oltre 30 milioni di euro”, ha definito tale situazione “un disastro che rischia di allontanare ulteriormente l’uscita dal Piano di Rientro, prevista per il 2018, con il rischio anche di un nuovo blocco di assunzioni”.
“La seduta, lunga, intensa e vivace – ha concluso il presidente della Commissione Morrone – e’ comunque servita per chiarire molti aspetti che attanagliano la sanita’ calabrese ed per aprire un dialogo, serrato ma serio, con il commissario che ha offerto la sua disponibilita’ per un confronto che, a questo punto, affrontate alcune questioni di particolare importanza, ci auguriamo possa procedere nel modo piu’ costruttivo possibile nell’interesse esclusivo dei calabresi e del diritto fondamentale di tutela della salute”.

Nel corso della Commissione speciale di Vigilanza, il capogruppo di Forza Italia Alessandro Nicolò ha chiesto al commissario Scura “quali siano i criteri di selezione dei medici convenzionati, di competenza dell’Asp di Reggio Calabria, che vengono chiamati, per sei mesi, a fronteggiare l’emergenza-urgenza, svolgendo quel servizio delicato e complesso proprio del 118, per certi versi sostitutivo del Pronto Soccorso. La richiesta- ha sottolineato Nicolò- è dettata dalla necessità, di fronte a legittime aspettative di chi concorre, di fare chiarezza e trasparenza su criteri di selezione che siano pertanto definiti e certi. Per le stesse ragioni di trasparenza e di meritocrazia che, nella sanità, più che mai devono regnare, è assolutamente necessario capire di più sulla pesante situazione debitoria dell’Asp di Reggio Calabria e sulla scelta del personale che- secondo quanto riferito oggi dal Commissario Scura- in parte è espressione della politica e spesso non si è assunto la responsabilità che gli compete, finendo così con il creare conseguenze negative sulla collettività e sui bisogni dei calabresi. Si tratta di dichiarazioni gravissime che meritano approfondimenti”.
Nella lunga seduta odierna dell’organismo consiliare, Nicolò ha ricordato di avere presentato una interrogazione anche sulla mancata pubblicazione del decreto 50 del Commissario Scura ed, insieme con il capogruppo Cdl, Francesco Cannizzaro, ha inoltre rilanciato “le criticità dei Pronto soccorso calabresi segnati da una cronica carenza di personale medico e paramedico, ai quali buona volontà e professionalità non bastano per fronteggiare la mole e la delicatezza di un servizio che spesso diventa salva vita”.

 

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